Storie d’impresa: Fratelli Basile
Ce l’abbiamo fatta. Come annunciato, giovedì 18 marzo ci siamo incontrati per il primo appuntamento di un ciclo di 4 webinar. Il nostro dialogo parte da uno spunto di educazione patrimoniale, per passare a trattare un tema inerente alla sostenibilità. E su questo tema si innesta la conversazione con un imprenditore, che ci ospita nella sua azienda. Come cerco di trovare per i miei clienti valide soluzioni finanziarie, così amo scovare storie imprenditoriali di eccellenza e farle conoscere.
Nel primo webinar ci ha ospitato la Carrozzeria Fratelli Basile srl, con cui abbiamo parlato di impatto ambientale. Cerchiamo di (ri)vedere insieme i momenti clou del dialogo con Mattia Basile, socio ed amministratore della società.
Buonasera Mattia, vuoi presentare la tua azienda?
Ringrazio Mauro per permetterci di parlare di un tema a noi caro come l’economia circolare e la sostenibilità. Sono Mattia Basile, socio della Fratelli Basile, azienda del territorio torinese che si occupa di autoriparazioni. Siamo freschi di mandato BMW. La gestisco con mio fratello Alessandro, e da qui il nome dell’azienda. Due numeri veloci per descrivere meglio la nostra realtà: siamo un’azienda con 25 dipendenti, in forte crescita; in questo momento abbiamo 33 vetture sostitutive, e operiamo in un locale di 6500 mq. Il tema dell’eco sostenibilità è a noi molto caro. Tanto che abbiamo messo in atto una serie di misure per contenere la quantità di rifiuti tipicamente elevata in una carrozzeria
Vuoi specificare meglio questo impegno per l’ambiente?
In primo luogo abbiamo adottato una serie di procedure apparentemente di poco conto, ma con un impatto importante, soprattutto per la riduzione dell’uso della carta. E per il segnale dato sia ai dipendenti che ai clienti e fornitori dell’azienda. Abbiamo così evitato la stampa di un migliaio di fatture di acquisto all’anno. E abbiamo adottato la firma grafometrica, evitando di stampare tantissimi documenti relativi ad esempio alla consegna ed al ritiro dei veicoli in riparazione. Abbiamo poi messo in piedi un sistema di scheda di lavoro digitalizzata, in modo che tutti i dipendenti possano accedervi tramite schermi touch all’interno della carrozzeria. Ed inoltre abbiamo eliminato la stampa delle buste paga, dedicando alla messa a disposizione ed archiviazione di questi documenti una partizione del server a cui i dipendenti possono accedere liberamente. La direzione che abbiamo preso è questa e vuol essere anche un segnale verso i nostri collaboratori, anche come stimolo nella vita fuori dall’azienda per ciò che riguarda, ad es. l’ottimizzazione dei consumi.
Oltre a questi piccoli esempi, c’è un concetto che ci guida: noi siamo sul territorio locale e andiamo a creare valore. In questi anni nel nostro settore c’è una trasformazione legata alla mobilità elettrica. In tempi non sospetti abbiamo collocato nei locali la torretta elettrica per la ricarica delle autovetture. Nella vecchia sede i pannelli fotovoltaici generavano l’energia, nella nuova sede siamo in attesa di montare l’impianto. Inoltre il personale dell’azienda ha avuto una formazione idonea a poter operare sulle auto ibride ed elettriche.
Ci sono poi 2 progetti molto interessanti: il primo per avere un parco di macchine elettriche sostitutive da poter condividere in rete con altri autoriparatori locali (che per noi sono colleghi e non competitors). Un progetto che nasce sul territorio, ma con accordi validi a livello nazionale e che quindi verrà esteso geograficamente in futuro. Il secondo progetto ha a che fare con la normativa Retrofit del 2015, che prevede la trasformazione di veicoli con motore a scoppio in veicoli elettrici. E quindi si andrà a riciclare veicoli che diversamente sarebbe stati rottamati per vetustà del motore.
Come affrontate il tema spinoso dell’impatto delle vernici che usate e delle polveri che il vostro lavoro genera?
Il nostro settore è stato sempre abbinato al tema dello smaltimento dei rifiuti speciali.
Per quanto riguarda le polveri, noi abbiamo allestito 4 zone di preparazione, chiuse, aspirate, in cui le polveri vengono microfiltrate, e quindi il nostro impianto restituisce all’ambiente solo aria pulita.
Per le vernici, abbiamo ottenuto dall’azienda partner fornitrice una certificazione, che si chiama “Ecobalance”, che va ad attestare che tutti i processi interni, che stiamo adottando per l’utilizzo di specifici prodotti quali le vernici (ovviamente con base all’acqua), hanno un bassissimo impatto ambientale.
Torniamo alla condivisione con i colleghi dei progetti, strategie e anche beni materiali utili all’attività (penso all’esempio delle auto elettriche sostitutive). Se parliamo di rete d’impresa, per voi non è un argomento nuovo…
Esatto, la Fratelli Basile fa parte di una rete d’impresa, con soggettività giuridica, nata fra operatori nell’ambito dell’automotive. Si chiama EVOLGO ed è una rete a livello nazionale. In questo momento sono, per il secondo mandato, Presidente Regionale per il Piemonte. Vige il principio di collaborazione e confronto fra colleghi del settore. Collaborazione e confronto che sono stati i motori della crescita personale, professionale ed aziendale della nostra realtà. E che toccano da vicino i temi dell’impatto ambientale. A livello nazionale la rete conta sulla partecipazione di una trentina di aziende. Si è operata una forte selezione all’ingresso, ammettendo solo operatori di livello medio-alto. Siamo in forte sviluppo con un accordo con altre due reti che dovrebbe far salire, nell’arco di un paio di anni, il numero dei partecipanti a 450 e garantire una maggior diffusione territoriale. L’aumento dei partecipanti non andrà ad inficiare la qualità, in quanto entreranno operatori con alto livello qualitativo e reputazione, rappresentato da un minimo di 4 stelle nelle recensioni Google.
Condividiamo per ultimo, ma non in ordine d’importanza, un vostro nuovo progetto
Sposando il principio per cui è importante essere noi i primi promotori di piccoli passi, piccoli cambiamenti, come azienda abbiamo spinto verso la condivisione d’intenti, come dicevo prima, con dipendenti e collaboratori. Non ci fermiamo qui: una nuova attività che partirà ad ottobre 2021 è l’Accademia Fratelli Basile. Due classi all’anno per il prossimo triennio, tenuta in collaborazione con soggetti di rilevanza nel mondo della formazione (non posso ancora rivelare i nomi perché stiamo stringendo gli accordi in questo periodo), per formare nuovi professionisti nel nostro settore. Il valore sociale del progetto si capisce anche dai destinatari della formazione: persone immigrate, lavoratori in cerca di occupazione, soprattutto nell’epoca post-Covid, giovani che si affacciano al mondo del lavoro. La nostra intenzione è creare valore sul territorio e competenze specifiche in un settore che è fortemente ricettivo.