È evidente come l’epoca storica che viviamo registri un’attenzione sempre più crescente alle questioni di sostenibilità. In questo contesto, la finanza etica (o sostenibile, come ormai si chiama) si pone come una bussola per orientarsi nel vasto oceano degli investimenti. Nata dalla necessità di coniugare rendimento economico con valori di giustizia sociale e rispetto per l’ambiente, questa modalità di approcciare le scelte finanziarie affonda le sue radici in una storia ricca di momenti significativi.
DAL DIRE AL FARE
La storia della finanza etica è strettamente legata alla storia di movimenti e ordini religiosi. Nel XVIII secolo, i Quaccheri si distinsero per il loro rifiuto di investire in aziende coinvolte nella tratta degli schiavi, ponendo le basi per un approccio finanziario che considera l’etica tanto quanto il profitto. Ancora prima, il francescanesimo ha giocato un ruolo fondamentale nell’ispirare pratiche economiche etiche, enfatizzando la centralità della povertà e della cura per il Creato. Questi principi hanno trovato una concreta applicazione nei Monti di Pietà, istituzioni nate nel Medioevo per offrire prestiti per difendere le persone economicamente più svantaggiate dal fenomeno dell’usura.
L’EVOLUZIONE GLOBALE E LA REALTÀ ITALIANA
Negli anni ’20 del secolo scorso, nel mondo protestante nacque il concetto di “sin stocks” (letteralmente “titoli del peccato”). Si utilizza questa etichetta in riferimento alle azioni di aziende impegnate in settori controversi come tabacco, alcol e gioco d’azzardo. L’esclusione di questi investimenti porta alla creazione del primo fondo mutualistico etico, il Pioneer Fund, nel 1928, segnando un momento decisivo nella storia dell’investimento socialmente responsabile. Passeranno 40 anni e i movimenti per i diritti civili e le proteste contro la guerra del Vietnam, negli anni ’60 e ’70, stimolano un’ampia riflessione sull’impatto sociale e ambientale degli investimenti. Gli investitori con questo tipo di sensibilità etica mettono al bando gli investimenti che abbiano per oggetto industrie del settore bellico. Così come negli anni’80 si assiste ad una fuga dagli investimenti nelle aziende operanti in Sudafrica. Una potente forma di protesta contro l’apartheid.
In Italia, l’interesse per la finanza etica ha preso forma negli anni ’90, con la nascita delle MAG, le mutue di autogestione. Realtà di carattere mutualistico in cui il denaro raccolto serve a finanziare principalmente progetto sociali e di pubblica utilità. Da queste esperienze si sviluppa l’idea della Banca Popolare Etica, che nasce nel 1999. Nello stesso periodo si assiste alla creazione di fondi di investimento che privilegiano progetti con un forte impatto sociale e ambientale.
DALL’ESCLUSIONE AGLI APPROCCI ESG E D’IMPATTO
Gli esempi degli investimenti etici nati dalle contestazioni alle guerre e all’apartheid testimoniano un approccio basato principalmente sull’esclusione di settori e aziende non etiche. Negli ultimi 20 ani si è gradualmente optato per strategie più complesse e costruttive, come l’investimento ESG e l’investimento d’impatto. L’approccio ESG valuta le aziende sulla base di criteri ambientali, sociali e di governance, privilegiando quelle che dimostrano pratiche sostenibili e responsabili. Questo cambio di paradigma ha ampliato notevolmente le opportunità per gli investitori etici, consentendo di contribuire attivamente alla transizione verso un’economia sostenibile.
L’investimento d’impatto, d’altro canto, mira a generare un impatto sociale o ambientale positivo misurabile, oltre a un rendimento finanziario. Questa modalità di investimento si concentra su progetti e aziende che affrontano direttamente sfide globali come il cambiamento climatico, la povertà e l’accesso all’istruzione, marcando una differenza tangibile nel mondo.
UNA BUSSOLA ANCHE PER TE
La storia della finanza etica e sostenibile dimostra come ogni investimento ha il potere di influenzare il mondo intorno a noi. Ora più che mai, è fondamentale scegliere di investire in modo che, oltre a generare rendimento, si contribuisca alla costruzione di un futuro più giusto e sostenibile. Se desideri fare la differenza, investendo in modo etico o sollecitando l’industria finanziaria a pratiche più responsabili, ricorda: il futuro della finanza etica si scrive oggi, con le scelte di ciascuno di noi. Anche le tue!
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