Piccole Medie Imprese (PMI) all’attacco
La sostenibilità è una sfida che le PMI, ovvero le piccole e medie imprese, hanno deciso di affrontare. Si sono messe in gioco ed i risultati pian piano cominciano ad arrivare.
Sono 66 quelle che hanno aderito ad un sondaggio sulla sostenibilità di Plus24 e Ufficio Studi&Analisi del Sole24Ore.
Le PMI coinvolte nella ricerca appartengono ai settori Aim, Star e Midex.
L’Aim è il mercato di Borsa Italiana per le piccole e medie imprese italiane che investono nella loro crescita; Star è invece il settore della Borsa Italiana dedicato alle medie imprese (ossia quelle con capitalizzazione compresa tra 40 milioni e 1 miliardo di euro) in possesso di determinati requisiti. Infine il Midex individua il mercato cosiddetto secondario.
Si tratta di un sondaggio interessante per i contenuti e per i risultati ottenuti, poiché le domande vertevano sulle tematiche ESG (Environmental, Social, Governance – ambiente, sociale, governance) e sulla loro applicazione all’interno dell’azienda, unitamente a richieste di chiarimenti su prodotti e controversie. I risultati ottenuti sono interessanti anche perché danno il “polso della situazione” di quanto la tematica della sostenibilità si stia radicando nella cultura aziendale.
IL SONDAGGIO “AMBIENTALE”
Nella policy aziendale (un documento che contiene i principi guida dell’azienda) vi è subito il primo riscontro di quanto i principi ESG siano importanti: il 64% delle imprese interpellate ha una policy ambientale e, per il 34% di esse, tale documento è firmato direttamente dal CdA (Consiglio d’Amministrazione) o dall’AD (Amministratore Delegato).
Il 37% è impegnato nella riduzione delle emissioni, il 34% usa fonti di energia rinnovabile e il 55% gestisce in modo efficiente le risorse naturali, riducendo i consumi; quasi il 50% è impegnato nel riciclaggio dei rifiuti.
Nella ricerca effettuata, oltre alla policy, sono stati analizzati anche i programmi di gestione (documenti che indicano i percorsi che l’azienda segue, ad esempio, per ridurre il consumo di acqua o gestire al meglio sostanze pericolose).
IL SONDAGGIO “SOCIALE”
I fronti su cui le PMI sono impegnate sono diversi: il 61% è impegnato nell’eliminazione delle discriminazioni, il 69% lo è nel garantire pari opportunità. Il 48% ritiene molto importante saper gestire i rapporti con le comunità ed il 46% ha programmi per attirare talenti.
Su altri fonti, il margine di miglioramento è invece più ampio: solo il 34% è attento al grado di soddisfazione dei lavoratori ed il 37% lo è invece nei confronti dell’integrazione delle minoranze. Appena il 25% delle imprese è attento al rispetto delle convenzioni Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro).
IL SONDAGGIO SULLA “GOVERNANCE”
Tale sezione è sicuramente quella maggiormente sottoposta a controlli da parte dei gestori sostenibili, poiché sono parecchie le normative obbligatorie per le aziende quotate.
Stupisce comunque la percentuale delle imprese (43%) che hanno già adottato una procedura “ad hoc” in materia di segnalazioni anti-corruzione; stupisce perché la normativa, fino a novembre 2017, prevedeva obblighi in tal senso solo per la PA (Pubblica Amministrazione) e per le Istituzioni finanziarie. Da novembre è stata estesa anche alle aziende private, ma come si può rilevare, già quasi il 50% di quelle interpellate si è adeguata alla normativa.
ED INFINE…
Per quanto riguarda la sostenibilità dei prodotti, solo il 21% utilizza imballaggi ecocompatibili ed il 40% monitora la sostenibilità della filiera produttiva.
“Last but not least”: le controversie. Per controversie si intendono tutti quegli elementi ed eventi che possono mettere in dubbio la buona reputazione di un’azienda. Facciamo qualche esempio: incidenti ed infortuni più o meno gravi sul lavoro, problemi occorsi alla clientela e legati al prodotto o servizio offerto, società sotto indagine amministrativa e/o giudiziaria per illeciti di varia natura. Nel 12% dei casi, le imprese interpellate hanno pagato delle penali, il 7% risulta indagato e il 19% ha avuto problemi di incidenti o infortuni sul lavoro.
Al sondaggio hanno aderito aziende quotate di diversa natura per dimensioni, prodotti/servizi, mercati di riferimento. Si può quindi desumere che il risultato sia decisamente rappresentativo della realtà ben più ampia in termini di numeri.
L’aspetto più importante che emerge risulta essere l’attenzione crescente verso la sostenibilità e la responsabilità sociale; ci sono numeri incoraggianti che nello stesso tempo possono largamente aumentare.
La strada virtuosa è stata presa, non resta che seguirla e far in modo che tanti altri si aggreghino.