Un bond per una finanza che guarda lontano
Nei giorni scorsi ho avuto il piacere di incontrare a Roma Giulia, una carissima amica non-vedente, con la quale condivido la passione per l’economia civile e la ricerca del bene comune, anche attraverso scelte consapevoli in campo finanziario.
Tornato a casa, mi sono chiesto se il mondo finanziario si era già attivato per aiutare i medici e gli scienziati impegnati nella lotta alle malattie dell’occhio. Ed ecco cosa ho scoperto.
Gli HEALTHY BOND
Dopo il green bond, arriva quello che potremmo definire “l’healthy bond”.
Con questo tipo di prodotti, la finanza è sempre più al servizio del sociale.
Nella fattispecie, si tratta di un bond che ha lo scopo di finanziare la lotta contro la cecità.
COS’E’ IL BOND?
La traduzione italiana del termine inglese “bond” è obbligazione.
I bond sono titoli di debito emessi non solo da società, ma anche da enti pubblici. Chi possiede l’obbligazione diventa automaticamente creditore della società/ente e ha diritto a ricevere, alla scadenza, il capitale inizialmente investito, oltre agli interessi periodici preventivamente definiti in percentuale (per questo motivo si tratta di titoli di debito).
Il capitale (inteso nel suo valore nominale) verrà quindi restituito per intero alla scadenza, mentre gli interessi verranno corrisposti su base trimestrale, semestrale o annuale. Il nome tecnico di questo interesse è “cedola”.
I titoli obbligazionari più noti sono i titoli di stato.
Ormai, al fine di finanziare la propria attività, quasi la totalità delle società sul mercato emettono titoli obbligazionari; con l’emissione del bond il soggetto reperisce liquidità finanziaria.
E’ di questi ultimi anni la tendenza a finanziare progetti sostenibili utilizzando questo tipo di strumenti finanziari.
IL PROBLEMA DELLA CECITA’ NEL MONDO
La rivista “The Lancet” ha pubblicato in ottobre, in occasione della “Giornata Mondiale della vista”, i dati relativi all’andamento di questa malattia nel mondo. I risultati non sono confortanti; purtroppo negli ultimi 30 anni non si è per nulla ridotta la principale causa di cecità nei Paesi in via di sviluppo, anzi. La cataratta, che è una malattia tanto prevedibile quanto curabile, è addirittura in aumento. La duplice combinazione di due fattori, che sono lo scarso accesso alle cure in questi Paesi e il basso interesse a combattere la malattia stessa da parte della comunità internazionale, porterà, se non vi saranno significativi interventi, a triplicare il numero dei non vedenti entro il 2050.
Statisticamente parlando, il 90% delle persone con disabilità visive (225 milioni) vivono in Paesi poveri come il Bangladesh, Pakistan e Africa sub-sahariana. I soggetti più colpiti sono le donne.
UN BOND PER COMBATTERE LA CECITA’
Un supporto importante anche in questo caso può venire dal mondo finanziario.
La Fondazione Hollows (Hollows è stato un noto oftalmologo neozelandese-australiano) ha lanciato un DIB (acronimo di Development Impact Bond) per supportare una campagna di 18mila interventi di cataratta in 5 anni; già solo il Camerun ha 115mila interventi in arretrato a causa dei pochissimi medici disponibili e la società di investimenti privati Overseas investirà 2 milioni di dollari proprio per finanziare tali interventi attraverso un ospedale gestito dall’African Eye Care Foundation.
La Fondazione Netri, specializzata in investimenti sociali, conferirà una parte del capitale iniziale.
Toccherà alle Fondazioni Conrad N. Hilton, Fred Hollows e Sightsavers pagare i rendimenti per gli investitori, sulla base dei risultati ottenuti dalla nuova gestione dell’ospedale. E questo è l’aspetto più interessante di questa operazione di impact investing.
Per esempio, se l’ospedale riuscirà ad effettuare i 18mila interventi di cataratta secondo gli standard forniti dll’OMS, Overseas riceverà un rendimento dell’8%, altrimenti sarà del 4%. La Fondazione Netri ha invece rinunciato all’incasso degli interessi.
La soluzione del DIB si è trovata dopo che, tanto lo Stato quanto il tradizionale mercato del credito, non erano riusciti a reperire il capitale iniziale necessario per permettere all’ospedale di funzionare adeguatamente, a causa dell’elevato rischio dell’investimento.
Si tratta di una svolta importante, poiché con questo tipo di strumenti finanziari si è riusciti ad agire anche in posti in cui è sempre molto difficile attirare grossi capitali privati.
L’aspetto importante della remunerazione dell’investimento sulla base dei risultati ottenuti (Pay-By-Result) offre il grande vantaggio di capire quali aspetti funzionano e quali no in un modello di intervento e nel più ampio contesto della sua realizzazione, poiché ci si concentra sugli effetti che si vogliono ottenere.
Ancora un volta la finanza sostenibile riesce ad arrivare dove quella tradizionale si ferma; ed ancora una volta possiamo dire che sostenibilità riesce ad essere sinonimo anche di redditività. Tutti ci guadagnano e nessuno ci perde.