Ci sono alcuni vocaboli che sono diventati nel tempo parte del nostro vocabolario. Uno di questi è sicuramente “inclusione”. Non perché sia un neologismo o una parola che abbiamo importato da altre lingue. L’utilizzo di questo termine, affiancato all’aggettivo “sociale”, indica una maggiore attenzione alle persone diversamente abili o che appartengono ad una minoranza, spesso oggetto di emarginazione. È quindi segno di una maggiore sensibilità e responsabilità sociale. Nello stesso tempo, è indice dell’importanza di valorizzare i comportamenti virtuosi, in un’epoca di individualismo che può portarci ad una maggiore indifferenza.
Se guardiamo al mondo del lavoro, l’importanza della diversità e dell’inclusione nelle aziende è indiscutibile. Un recente studio condotto da Jointly ha svelato che molte aziende italiane stentano a sviluppare strategie efficaci di gestione della diversità, in particolare per le persone con disabilità. Questa constatazione pone un interrogativo critico: come possono le aziende trasformare questa sfida in un’opportunità?
DALLO SVANTAGGIO DI POCHI AL VANTAGGIO PER TUTTI
Le politiche volte a favorire il lavoro fianco a fianco di persone di diversa cultura, etnia, religione orientamento sessuale, e a integrare nei contesti lavorativi persone diversamente abili possono essere un vantaggio competitivo per le aziende.
Per chi ha qualche capello bianco in più (o meno capelli come me), in passato questo genere di politiche erano viste esclusivamente come un obbligo di legge. O come prerogativa di realtà senza scopo di lucro, volte all’inserimento lavorative di persone svantaggiate.
Negli ultimi anni è sempre più evidente il legame tra un ambiente di lavoro inclusivo e l’aumento della creatività, innovazione, e produttività dei dipendenti. Ci sono inoltre diversi esempi di come le buone pratiche possano migliorare l’immagine aziendale e rafforzare la fiducia dei consumatori.
Basta che tu scorra l’elenco della classifica che Great Place to Work ha stilato nel 2023, prendendo in considerazione le imprese che si contraddistinguono positivamente per politiche di inclusione, per trovare realtà aziendali che hanno integrato con successo strategie di inclusione. Iniziative che hanno contribuito a una cultura aziendale più ricca e a un impatto sociale positivo nel territorio.
IL TUO PORTAFOGLIO È INCLUSIVO?
Non è un tema solo per imprenditori. O per appassionati di tematiche sociali. Ma è un argomento che tocca le tasche di tutti. Anche le tue. Perché scegliere di investire in aziende che adottano pratiche di diversità e inclusione, non è solo per una questione di responsabilità sociale, ma anche una mossa d’interesse strategico. Queste aziende non solo ottengono risultati finanziari, ma contribuiscono anche a costruire una società più equa e inclusiva.
Pertanto, ti invito a considerare l’importanza della diversità e dell’inclusione nelle tue strategie di investimento. Il primo passo è capire se gli investimenti che hai in essere abbiano come oggetto aziende che hanno adottato pratiche d’inclusione. Sono a tua disposizione per questo tipo d’analisi: puoi contattarmi scrivendo a mauro.ventura@finanzaresponsabile.it. Se i tuoi investimenti fossero carenti da questo punto di vista o se tu volessi iniziare col piede giusto dal punto di vista non solo finanziario il tuo percorso di finanza responsabile, ti aiuterò a identificare e investire in aziende che promuovono attivamente questi valori.
Contattami! Ti aspetto