Appunti di viaggio
SI è conclusa ieri 17 settembre la tre giorni del Salone del Risparmio. Un evento annuale, rivolto principalmente agli operatori del settore finanziario e ai risparmiatori, che si svolge a Milano.
Ho partecipato con grande gioia e interesse alla giornata di giovedì 16 settembre. Gioia per il ritorno ad un evento in presenza (trasmesso anche via streaming). Interesse per i temi trattati e per i validi relatori che si sono alternati.
Nel programma, che aveva come titolo e tema centrale “ Da risparmiatore a investitore: la liquidità per costruire nuovi mondi” ho contato 112 conferenze che si sono svolte in contemporanea. Condivido con te sotto forma di punti ciò che mi sono portato dietro dalla mia giornata di Salone.
6 COSE DA RICORDARE
- Sempre più la sostenibilità, in particolare per ciò che riguarda l’approccio ambientalista, sta assumendo contorni di maggiore radicalità e concretezza. E nello stesso tempo cerca di liberarsi da un lato dalla falsità del greenwashing, dall’altro da atteggiamenti populisti e velleitari. Meno video emozionali e d’impatto, e maggior impegno, serietà e possibilità di misurazione dell’impatto;
- Ho sentito da più parti ripetere che, per le imprese, essere sostenibili è un costo e nello stesso tempo un’opportunità unica da non perdere. Vedremo quale elemento prevarrà nelle strategie delle aziende (ovviamente io e te tifiamo per il secondo);
- E’ sempre più importante cercare di scovare le aziende che hanno intrapreso un percorso di sostenibilità fra le piccole e medie aziende. Perché? Perché se tutti i capitali affluissero alle multinazionali, vi sarebbe una concentrazione del rischio finanziario su poche aziende e verrebbe meno il principio della diversificazione. Inoltre le grosse aziende sono finanziariamente più autonome rispetto alle aziende più piccole, e quindi riescono ad autofinanziare i loro progetti sostenibili;
- E’ importante in Italia favorire la consapevolezza e la comunicazione delle piccole e medie imprese. Perché molte PMI o non sanno di essere sostenibili o non sanno comunicarlo. Dobbiamo fare in modo che faccia più notizia la foresta che cresce in silenzio che l’albero che cade;
- Gli investitori si concentrano solitamente sulle aziende quotate, che ormai sono obbligate alla sostenibilità per rimanere sul mercato, sia quello di riferimento che quello finanziario. E’ importante però fare attenzione che la proprietà delle imprese non sostenibili passi di mano a capitali privati, fuori dai mercati regolamentati. Da questa considerazione è auspicabile che anche il mercato del private equity ponga la sostenibilità come driver principale;
- La sostenibilità non è a rischio bolla, quanto a rischio flop. Quindi comincia o continua ad investire in strumenti e aziende sostenibili con l’idea anche di sostenere questo mercato
Ai vari stand che le società di gestione e di analisi hanno tenuto nel Centro Congressi MiCo ho notato meno gadget green per i visitatori ed una maggior presenza di esperti e soprattutto d’imprenditori che stanno sperimentando nel lavoro quotidiano cosa vuol dire sostenibilità .
AGIAMO INSIEME
Perché ho voluto scrivere per te questa breve e parziale sintesi? Non per fare uno sterile riassunto o svolgere un mio “compito a casa” dopo la giornata di lezioni. Piuttosto è mia intenzione che tu capisca e fissi in te un concetto sul quale insisto nei miei articoli. Ed è questo. La sostenibilità è un percorso in continua evoluzione, in cui possiamo iniziare a tirar le fila e cogliere i trend attuali. A cosa ti può servire? A far crescere la consapevolezza rispetto alla complessità di questi temi. E così a sfuggire alle visioni contrapposte della sostenibilità come paradiso terrestre. O come immagine falsata del mondo che le aziende vogliono dare per ragioni di marketing, assecondate da un popolo di idealisti sognatori.
Pertanto i concetti e i valori che anche questo blog vuole farti conoscere stanno conoscendo una crescita. Vivono una fase di maturità importante per dar loro solide fondamenta. Sicuramente anche tu ti stai muovendo in questa direzione, nel tuo lavoro e nei tuoi investimenti.
Se vuoi approfondire alcuni aspetti concreti o avere una prima consulenza gratuita, puoi scrivere a info@finanzaresponsabile.it.