Italia: bianco, rosso e green
Il green, il verde, è sempre stato il colore della speranza e, mai come oggi, se ne sente la necessità.
Fortunatamente c’è un’attenzione crescente verso l’ambiente e la sua tutela, anche se spesso questa attenzione viene ancora spostata in secondo piano rispetto al mero guadagno.
Ciò che cambia rispetto al passato, è la consapevolezza che l’uno non esclude l’altro: si può guadagnare non dovendo necessariamente rinunciare ad un valore sempre più fondamentale come il rispetto dell’ambiente in cui viviamo.
Ma di cosa stiamo parlando? Cos’è questa tanto nominata “green economy”?
GREEN ECONOMY IN PILLOLE
Per definizione, la “green economy” è un’economia verde, ovvero un’economia a basso impatto ambientale e che considera l’ambiente un settore di investimento. Gli strumenti maggiormente incisivi a disposizione di questo tipo di economia sono la tecnologia e la conoscenza scientifica, perché attraverso la ricerca e l’applicazione di tecnologie e strumentazioni avanzate è possibile generare guadagno senza dover rinunciare alla tutela ambientale.
Essa si basa su fonti di energia alternative, in particolare modo su quelle rinnovabili (energia solare, eolica, biomasse, ecc).
L’economia “verde” ha sostanzialmente due obiettivi:
- rendere le produzioni eco-compatibili (riduzione dei consumi energetici, riduzione del livello d’inquinamento e, contemporaneamente, l’efficienza energetica)
- produrre business e generare anche larghi guadagni.
I settori in cui tutto ciò è maggiormente evidente sono quello dell’energia e del recupero dei rifiuti. Può essere praticata sia da privati che da enti pubblici.
Green economy significa anche offrire buone condizioni di lavoro; in tal senso si sente altresì parlare di economia socialmente responsabile che rispetta l’ambiente e le persone.
Come si attiva la green economy? E’ un meccanismo virtuoso che parte comunque sempre dal denaro: banche ed organizzazioni attente ai loro investimenti, verificano che il denaro venga impiegato per azioni sostenibili dal punto di vista ambientale (progetti green). Per tali progetti, vengono messi a disposizione finanziamenti “ad hoc” proprio dalle banche.
GREEN JOBS, O LAVORO VERDE, IN ITALIA
La green economy è sicuramente una marcia in più per uscire da questo periodo, prolungato, di crisi, e rappresenta un’opportunità di crescita e sviluppo.
In Italia, nella green economy, sono impiegati 13 lavoratori su 100, per un totale di circa tre milioni di persone.
Non si può ormai più prescindere da questa realtà, puntare sull’economia verde conviene in ogni senso e l’economia italiana ne beneficia altamente.
I numeri di Green Italy, il rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, sono di anno in anno sempre migliori: l’edizione 2017 è stata promossa in collaborazione con Conai ed il patrocinio del Ministero dell’Ambiente ed il contributo di Ecopneus.
Dal 2011 in avanti, 355mila aziende italiane hanno investito in tecnologie “verdi” al fine di ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2; in percentuale si tratta di 27 aziende italiane su 100. Parliamo di aziende maggiormente competitive a livello internazionale, che esportano e assumono di più.
Se si considera la sola industria manifatturiera, la quota sale al 33,8%: in questo settore, infatti, puntare sulla green economy aumenta il grado di competitività internazionale.
Nel 2017, 209mila imprese hanno investito e continueranno ad investire su sostenibilità ed efficienza.
I green jobs in Italia sono 2 milioni e 279mila; cosa significa questo dato? Semplicemente che oltre 2 milioni di lavoratori applicano competenze “verdi” all’espletamento delle loro mansioni, contribuendo alla creazione di valore aggiunto per svariati miliardi di euro.
La green economy è strettamente correlata ad investimenti in ricerca e sviluppo, che è peraltro l’area aziendale che assorbe il maggior numero di green jobs. Alcuni esempi di green jobs sono: informatico ambientale, economista ambientale, esperto del marketing ambientale, esperto di acquisti verdi, solo per citare i più importanti.
Facendo una sorta di classifica regionale, la Lombardia risulta al primo posto per il numero di aziende green (che hanno investito o investiranno entro il 2017 in tecnologie verdi) presenti sul territorio e per numero di assunzioni di green jobs. Milano è la capolista.
Seguono il Veneto, il Lazio, l’Emilia Romagna, la Toscana, il Piemonte, la Campania e la Sicilia.
L’ambiente merita da sempre tutta la nostra attenzione; oggi più che mai conviene lavorare rispettandolo. La motivazione è semplice: in questo modo ci guadagnamo tutti, in salute e non solo!