Piccoli per diventare grandi
Energia pulita. Agricoltura biologica. Acquisti a km zero. Finanza sostenibile. Esempi di opportunità che il mercato offre per rispondere alle esigenze ambientali e sociali del nostro tempo. E che si traducono in scelte di consumo consapevole che fai anche tu ogni giorno. Con l’intento di dare il tuo contributo a salvare il nostro pianeta e migliorare la società in cui vivi. Riuscirai in questa missione di cui ti senti investito? E’ questa l’unica strada percorribile?
PENSARE ALLA GRANDE
Sono domande che ho posto a me stesso vedendo nei giorni scorsi il film “Downsizing – Vivere alla grande” . Un film uscito ad inizio 2018, scritto e diretto da Alexander Payne e ben interpretato da Matt Damon.
Uno studioso norvegese trova la soluzione ai problemi di sostenibilità. Per ridurre l’impatto ambientale e avere un numero sufficiente di risorse per tutta la popolazione mondiale non è necessario contenere la crescita demografica. Lo scienziato trova il sistema per miniaturizzare gli esseri umani. Da un’altezza di un metro e ottanta a una dozzina di centimetri in poche ore. E se la colonia di 36 suoi connazionali segue la sperimentazione con l’intento di salvare l’umanità, negli USA diventa un’immensa occasione di business. Nascono le “small town”, in cui singoli e famiglie trovano la chiave della felicità. Riescono a permettersi case lussuose e a chiudere i loro debiti. Con lo stesso reddito la ricchezza è ora a portata di mano. E’ con questo miraggio che il protagonista, Paul Safranek, uomo ordinario dell’ordinaria provincia americana, decide con la moglie di cambiare vita.
E’ UNA QUESTIONE DI MODA?
Ti invito a vedere il film per scoprire come si evolve la storia dei protagonisti e il loro desiderio di cambiamento.
Due riflessioni principali sono nate dalla visione di quest’opera cinematografica.
In primo luogo mi ha colpito come un’innovazione in campo scientifico, con profonde conseguenze per l’impatto ambientale e sociale, diventi nel film occasione di business. E come la sperimentazione con obiettivi umanitari si trasformi in opportunità di arricchimento. Con lo sviluppo di una vera e propria industria del “rimpicciolimento umano”.
Al di là delle considerazioni politiche che il regista ha voluto esprimere nei confronti degli USA, è evidente che il rischio esista. Uscendo dalla dimensione futuristica e surreale di “Downsizing”, pensa a come la sostenibilità sia diventata negli ultimi anni oggetto di attenzione da parte dell’economia dominante. Sia ben chiaro: condivido con te la felicità per questo interesse da parte dei grossi gruppi industriali e finanziari. Nello stesso tempo penso che anche in te si insinui il dubbio che per alcuni operatori economici sia una moda. O lo strumento per creare una nuova nicchia di consumatori da soddisfare. E aggredire fette di mercato inesplorate. Contestualmente ti assale la paura che, come ci spiegano gli esperti di marketing, una volta che il ciclo di vita di questo mercato sarà nella fase della maturità e di declino, verrà meno l’attenzione verso i problemi che affliggono il tempo in cui viviamo.
Come puoi fare per risolvere questo dilemma? Per poterti fidare dei cambiamenti positivi che il mercato sembra intraprendere? Penso che la consapevolezza sia la chiave per risolvere questo problema. Il mio consiglio è di affidarti a fornitori che conosci direttamente, di cui puoi verificare la bontà e solidità delle intenzioni e del mondo valoriale che dichiarano di esprimere. Oltre ovviamente alla qualità dei beni e servizi che ti propongono.
CAMBIARE PRIMA IL MONDO INTORNO A TE
La seconda considerazione a cui mi ha portato il film nasce anche dalla mia esperienza professionale.
Mi occupo di consulenza finanziaria e amo aiutare le persone che vogliano intraprendere un percorso di finanza sostenibile. Nello stesso tempo mi capita non di rado di imbattermi in eterni sognatori come me. Che abbracciano un ideale perdendo talvolta il contatto con la realtà che li circonda. E ai quali cerco di far capire che le scelte di sostenibilità in campo finanziario avvengono in coerenza con l’individuazione di obiettivi di vita e di un piano per raggiungerli tramite l’uso responsabile del denaro.
Cosa puoi fare per essere più concreto e creare un collegamento fra i tuoi valori e le tue scelte quotidiane?
In campo finanziario ti consiglio, come ho fatto in altri articoli, di pianificare le tue risorse dopo aver delineato a cosa ti serviranno in futuro i tuoi risparmi. E solo dopo aver compiuto questo passo, puoi “googlare” (cercare su un motore di ricerca) termini come “finanza sostenibile”, “finanza responsabile” , “ESG” per trovare gli strumenti idonei a realizzare il piano e coerenti con i tuoi principi. Se hai bisogno di aiuto, puoi scrivermi a mauro.ventura@finanzaresponsabile.it : sarò contento di aiutarti in questo percorso.
Ampliando lo sguardo, ti suggerisco un esercizio valido per “rimanere con i piedi a terra” che ho già sperimentato con successo: scegliere una fra le tantissime ottime realtà che operano in campo sociale ed ambientale a cui regalare qualche ora del tuo tempo. E così capire che il primo mondo che puoi cambiare è quello più vicino a te.