Perché un “ Social Impact Bond ” dovrebbe cambiarci la vita?
Mi è capitato, proprio in questi giorni, di parlare con un mio cliente di soluzioni d’investimento “alternative”. Ormai da qualche tempo, come testimonia l’esistenza di questo blog, sto cercando di dare sempre più un’impronta “sostenibile” alla mia professione. Non è solo questione di etica professionale o, come si suol dire, “far bene il proprio mestiere”. Tutti noi (ed io per primo) abbiamo una responsabilità personale ed una sociale che ci dovrebbe portare a “custodire” al meglio la comunità in cui viviamo.
Pensare al bene comune, nell’ambito del proprio lavoro è sicuramente una scelta importante. Ed alcuni strumenti ci aiutano particolarmente in tal senso.
Ecco perché vorrei illustrare brevemente cos’è un SIB, i vantaggi e i punti critici di questa forma di impact investing.
Social Impact Bond (SIB): cos’è?
Il SIB non è un’obbligazione né un’azione, bensì uno strumento finanziario innovativo e, per certi versi, complesso.
La sua complessità deriva dal fatto che necessita di più soggetti per la sua realizzazione.
E’ “innovativo” perché, sul mercato, non esistono altri strumenti di questo tipo. La sua unicità è data dagli scopi per cui è stato creato: il capitale raccolto tra i finanziatori privati viene utilizzato per politiche pubbliche, che aiutino a prevenire problematiche sociali rilevanti.
La novità sta anche nell’elargire, come remunerazione dell’investimento, quella parte dei risparmi generati per le casse pubbliche dal successo dell’intervento.
La remunerazione è legata al successo del progetto, ossia al raggiungimento degli obiettivi sociali (Pay for Results – PfR – o Pay for Success – PfS).
Ecco perché al “rischio finanziario” si aggiunge una variabile importantissima: la fiducia tra le parti.
Gli attori del SIB
Le parti coinvolte sono 5:
1) investitori sociali: soggetti privati che, dopo precise valutazioni, mettono i soldi necessari;
2) Pubblica Amministrazione: individua i progetti e le politiche che necessitano di interventi di rilievo in via preventiva;
3) fornitori del servizio: organizzazioni senza scopo di lucro che lavorano in campo sociale e che ricevono i finanziamenti per mettere in atto le politiche di prevenzione;
4) intermediario specializzato: è il promotore del SIB presso la Pubblica Amministrazione, colui che crea la rete stabile di attori del progetto;
5) valutatore indipendente dalle parti in gioco: un ente che collabora con l’intermediario ma che, essendo indipendente, mette in piedi il sistema di monitoraggio del processo e di valutazione dei risultati.
E’ necessario che vi sia una profonda sinergia fra le parti per la riuscita del progetto, che così porterà i benefici sociali e la remunerazione attesa del capitale investito.
I presupposti necessari del SIB
Per la riuscita del progetto sono necessari una profonda conoscenza della problematica sociale su cui si vuole intervenire.
Inoltre i fornitori del servizio devono essere ben strutturati ed avere un’esperienza pluriennale nel contesto d’azione sociale a cui sono destinate le risorse finanziarie. E’ altrettanto fondamentale procedere all’identificazione del programma da realizzare e del target da raggiungere. Infine le pubbliche amministrazioni devono essere adeguatamente preparate in materia e determinate nella realizzazione del programma con strumenti alternativi.
Social Impact Bond: vantaggi e svantaggi
Da questa panoramica emerge che il SIB è uno strumento da usare con cautela, dopo aver effettuato un’analisi del contesto sociale, degli attori e della problematica su cui intervenire.
Si utilizzano capitali privati senza intaccare le “casse dello Stato”. I rischi sono caricati sulla parte che investe, che è anche quella che ottiene di più quando si ha la buona riuscita del programma. E’ necessario un preciso sistema di verifica “in itinere”. E’ uno strumento “socialmente utile” per chi cerca un utilizzo della liquidità (circa 1400 miliardi di €) presente sui c/c.
Quindi il SIB è vantaggioso per tutte le parti in gioco, funziona bene se tutti fanno bene la loro parte: si vince o si perde tutti insieme!
Sentiremo ancora parlare in futuro di questo strumento. E ne riparleremo anche noi nelle prossime puntate…stay tuned…