Attorno al “pianeta sostenibilità” c’è un fortissimo movimento. Non solo di imprese che hanno intrapreso il proprio percorso di investimento sostenibile. E di clienti che privilegiano prodotti e servizi di queste aziende. Ma anche di consulenti, specialisti, che hanno fatto della sostenibilità l’oggetto della loro attività.
Fidelity International, colosso nel panorama finanziario, ha condotto una ricerca, intitolata “”2023 Fidelity International ESG Analyst Survey”, andando a interrogare 123 degli analisti ESG che lavorano all’interno del gruppo.
Gli analisti intervistati appartengono ai vari settori dell’azienda, dal team d’investimento azionario a quello obbligazionario, al settore che si dedica specificatamente all’investimento sostenibile. Sono state prese in considerazioni circa 15.000 interazioni fra gli analisti e le aziende oggetto d’investimento.
NON È TUTTO VERDE E ROSA
Il primo dato emerso è che il 60% degli analisti stimava che le credenziali ESG promosse dalle aziende da loro coperte non fossero supportate dalle azioni effettive, anche se le aziende stanno diventando più sensibili alle questioni ESG.
I risultati indicano che molte aziende stanno incorporando sempre più considerazioni ESG nelle loro attività. Ma sono parecchie quelle che non perseguono ancora con successo i loro obiettivi di sostenibilità. E molte sembrano esagerare le affermazioni ESG rispetto alle loro azioni.
Quindi uno scollamento fra ciò che dichiarano e la prassi aziendale.
IMPATTO ANCORA SOPRA LO ZERO
Nonostante la maggior parte delle multinazionali dei paesi sviluppati si sia impegnata verso obiettivi di emissioni nette zero, meno del 60% sta effettivamente riducendo le emissioni a zero entro il 2050. In particolare, solo il 57% sta spendendo abbastanza per raggiungere l’obiettivo di zero netto entro il 2050, con le aziende europee in vantaggio al 69% e quelle nordamericane al 53%.
Gli analisti prevedono che solo il 24% delle aziende raggiungerà l’obiettivo di zero netto entro il 2030, in calo rispetto al 25% dell’anno precedente. La percentuale è più bassa in Europa (25% quest’anno rispetto al 31% dell’anno precedente) e in Giappone (27% quest’anno rispetto al 31% dell’anno precedente), ma è salita in Nord America al 23% dal 20% e in Cina al 29% dal 23%.
LA CRISI ALLUNGA I TEMPI
Le difficoltà economiche globali stanno spingendo molte aziende a concentrarsi su risultati immediati anziché sulle questioni di sostenibilità a lungo termine. Tuttavia, nonostante queste sfide, il 73% degli analisti ha notato un maggiore focus sulle questioni ESG nelle aziende, con oltre il 50% che segnala una correlazione tra la retribuzione della dirigenza e gli obiettivi di riduzione delle emissioni. Inoltre, oltre il 60% delle aziende ha ora una supervisione a livello di consiglio sulla sostenibilità.
Nonostante ciò, come detto, il sondaggio indica che molte aziende potrebbero esagerare le loro affermazioni ESG, con quasi il 60% degli analisti che ritengono che le loro aziende promuovano credenziali ESG “moderatamente” o “significativamente” migliori di quanto giustificato dalle loro azioni. Questo è particolarmente evidente nel settore dell’energia, dove solo il 17% ritiene che le azioni delle aziende corrispondano agli sforzi per promuovere le credenziali ESG.
AIUTA AD ACCELERARE IL CAMBIAMENTO
Concordo con Jenn-Hui Tan, Global Head of Stewardship and Sustainable Investing presso Fidelity International, che ha sottolineato come, nonostante i progressi compiuti, ci sia ancora bisogno di uno sforzo collettivo maggiore per colmare il divario tra ambizione e realtà nel raggiungimento degli obiettivi di impatto zero. Sono sicuramente necessari ulteriori finanziamenti, innovazioni tecnologiche e regolamentazioni. E la politica e il settore finanziario hanno ancora ampio margine per contribuire al cambiamento.
Ma aggiungo un elemento: e quell’elemento sei tu. Anche tu, anch’io, ognuno di noi può favorire la transizione verso la sostenibilità. Prediligendo nelle proprie scelte di consumo e d’investimento le aziende che realmente hanno messo mano ad un programma di sviluppo sostenibile.
Sei disorientato? Ritieni che gli investimenti sostenibili siano ormai troppi e non si riesca a capire ciò che è realmente etico da ciò che non lo è? Scrivimi a mauro.ventura@finanzaresponsabile.it, chiamami al 3478882027 e sarò felice di aiutarti. Ti aspetto!