Aziende resilienti e Covid-19
Ogni giorno accendiamo la tv. Ascoltiamo la radio. Sfogliamo un giornale. E nell’ultimo anno le nostre orecchie, i nostri occhi si riempiono così di parole negative: crisi, pandemia, Covid, emergenza. Fortunatamente ci sono anche le buone notizie. Bisogna andarle a scovare.
Sostenibile è meglio?
Già da diversi anni si moltiplicano le ricerche scientifiche nel settore della finanza sostenibile. Fra i temi più indagati, troviamo la relazione esistente fra sostenibilità, performance finanziaria e rischio. In altre parole, i ricercatori si chiedono: le aziende quotate in Borsa che hanno dato centralità al tema dell’impatto ambientale, economico e sociale della propria attività offrono un rendimento finanziario migliore di quelle che non operano (ancora) in questa direzione? E cosa succede nei momenti di crisi, quando i mercati scendono in picchiata?
I risultati non sono sempre univoci. Disomogeneità nelle metriche di valutazione della sostenibilità e diversità dei metodi d’indagine possono portare a conclusioni non allineate. Raggruppando le migliaia di analisi ormai svolte su base empirica, si può giungere ad un paio di conclusioni. La prima è che le aziende sostenibili garantiscono una migliore performance finanziaria. O quanto meno in linea con quella delle altre aziende. E seconda, ma non meno importante, che il rischio che l’investitore assume è inferiore.
E in epoca di pandemia?
A questo tipo di conclusione è arrivata Fidelity, nota casa d’investimento statunitense. Non perdiamoci in dettagli tecnici: gli addetti ai lavori e le persone interessate possono leggere la sintesi delle conclusioni dello studio https://www.fidelity.li/en/Pages/2020-07-23-proprietary-esg-ratings-prove-their-worth-1595510616463). E’ importante sapere che la società americana ha adottato dal 2019 un metodo con cui ha attribuito un punteggio di sostenibilità ad oltre 4000 aziende. Una sua recente ricerca ha rilevato che le società con rating più alto hanno performato meglio delle loro concorrenti di livello inferiore nel crollo del mercato causato dalla pandemia.
Nei 37 giorni tra il 19 febbraio e il 27 marzo 2020, l’S&P500, l’indice della Borsa americana che racchiude le 500 società a più alto valore di mercato, è sceso del 25%. Le azioni delle società con il rating Fidelity ESG più alto, A, sono scese, in media, del 23,1 per cento. I titoli delle aziende con rating B hanno avuto un andamento simile a quello dell’indice generale, mentre quelli con rating C, D ed E hanno amplificato le perdite dell’indice (vedi tabella).
Tiriamo le somme
Sicuramente il periodo analizzato è breve. Sarà opportuno tornare sull’argomento, quando questo tipo di ricerche abbraccerà tutto il periodo di recessione da Covid. Nello stesso tempo sono due le riflessioni che puoi fare su questi dati.
Se sei un investitore, puoi avere il piacere di mettere i tuoi soldi al servizio di aziende sane. Ciò al di là degli aspetti etici. Ti interessa che i tuoi soldi rendano e siano meno soggetti al rischio fisiologico insito in ogni tipo d’investimento? Allora prendi in considerazione, con maggior attenzione, l’universo delle aziende con un impegno importante nel campo della sostenibilità.
Se sei un imprenditore, un manager o comunque graviti per lavoro intorno ad un’azienda che ha intrapreso un percorso di sostenibilità, spingi l’acceleratore in quella direzione. E vedrai che i tuoi soci, collaboratori, azionisti, dipendenti, clienti troveranno nella tua azienda un punto di riferimento non solo valoriale, ma anche economico e finanziario.