In occasione dell’8 marzo è naturale fare un bilancio sulla situazione del genere femminile nel mondo d’oggi. Questa giornata diventa un’opportunità per riflettere su quanto sia stato fatto e su quanto ancora si debba fare per raggiungere una reale parità di genere.
ROSSO, BIANCO, VERDE…E IL ROSA?
Nonostante gli sforzi legislativi e le iniziative sociali, l’Italia si trova ancora di fronte a notevoli sfide per quanto riguarda la parità di genere. Se leggiamo l’ultimo rapporto “Global Gender Gap Report 2023”, notiamo che lo scorso anno l’Italia è scivolata dal 63° al 79° posto su 146 nazioni analizzate.
Il primo calo si registra nell’indicatore della partecipazione e rappresentanza femminile in politica. Il nostro paese si posiziona al 64° posto, segnando un netto calo rispetto al 40° posto dell’anno precedente. Nonostante ciò, è stato registrato un leggero miglioramento nell’ambito della partecipazione e delle opportunità economiche, con l’Italia che è salita dalla 110° alla 104° posizione. Il settore dell’istruzione mantiene una posizione pressoché invariata, passando al 60° posto rispetto al 59° dell’anno precedente. Mentre il settore della salute ha visto il miglioramento più significativo, passando dalla 108° alla 95° posizione, con un incremento al 96,7%.
I dati a livello globale mostrano che occorrerà attendere fino al 2154, ovvero 131 anni, per raggiungere l’uguaglianza di genere su scala globale. In particolare, per quanto riguarda l’uguaglianza economica e politica, i tempi stimati sono rispettivamente di 169 e 162 anni.
Questi risultati sottolineano l’urgenza di azioni collettive, coordinate e coraggiose. I leaders sia nel settore pubblico che privato dovranno impegnarsi per aumentare la partecipazione economica e politica delle donne.
AZIENDE PARI
Ci sono aziende che hanno già iniziato un percorso che aumenti la presenza e migliori il trattamento delle donne in azienda.
Un primo esempio è rappresentato da una nota azienda tecnologica italiana che ha introdotto programmi di mentorship e formazione dedicati alle proprie dipendenti. A queste iniziative si aggiungono politiche di work-life balance che supportano le madri lavoratrici (e anche i padri lavoratori). Tutto ciò ha generato un incremento della presenza femminile in ruoli dirigenziali, con un impatto positivo sulla soddisfazione dei dipendenti e sulla performance complessiva dell’azienda.
Un altro caso esemplare è quello di una nota impresa manifatturiera. Quest’azienda ha implementato un sistema di valutazione delle performance e di promozioni che garantisce trasparenza e equità di genere. Accanto a ciò, ha lanciato campagne di sensibilizzazione interna per combattere gli stereotipi di genere, vedendo un notevole miglioramento nel clima aziendale e nell’engagement dei gruppi di lavoro.
Questi esempi illustrano come l’adozione di politiche orientate alla parità di genere non solo favorisca un ambiente lavorativo più equo e inclusivo ma si traduca anche in vantaggi competitivi tangibili per le aziende.
E LA FINANZA SI È TINTA DI ROSA?
La finanza può giocare un ruolo chiave nel promuovere la parità di genere, offrendo agli investitori l’opportunità di supportare aziende che si distinguono per le loro politiche di inclusione. Attraverso strumenti finanziari dedicati e criteri ESG (Environmental, Social, Governance), gli investimenti possono essere indirizzati verso realtà che non solo perseguono l’uguaglianza di genere ma che si impegnano attivamente nel creare un impatto sociale positivo.
Strumenti finanziari, come i bond legati alla sostenibilità o i fondi di investimento che valorizzano le buone prassi sulla parità di genere, permettono all’investitore sensibile di dare sostanza alle proprie convinzioni etiche, contribuendo contemporaneamente al proprio benessere finanziario. Questo approccio non solo aiuta a costruire un futuro più giusto ma incentiva anche le aziende a mantenere standard elevati di equità e responsabilità sociale.
INVESTIRE CON CONSAPEVOLEZZA
L’attenzione alla parità di genere e all’inclusione si rivela, quindi, una scelta vincente non solo dal punto di vista etico ma anche finanziario. Rivolgersi a un consulente finanziario che comprende l’importanza di questi valori può fare la differenza nel modo in cui investiamo e nel mondo che vogliamo costruire.
Diversi miei clienti si sono rivolti a me per farsi guidare nella scelta di investimenti che non solo aspirano a una crescita finanziaria ma che hanno come obiettivo aziende all’avanguardia parità di genere.
Anche tu puoi contattarmi scrivendomi all’indirizzo mauro.ventura@finanzaresponsabile.it.
Insieme, possiamo fare scelte che riflettano i nostri valori, contribuendo attivamente a promuovere un cambiamento positivo nella società.
Ti aspetto!