Sostenibili per principio
Nuovo record per gli investimenti ESG. Dall’analisi de Il Sole 24 Ore ammontano ormai a 35mila miliardi di dollari le masse gestite secondo i principi ESG in tutto il mondo. Quindi cresce la domanda dei risparmiatori ed investitori nel trovare forme di investimento che rispettino una determinata matrice valoriale. E che si posizionino attivamente rispetto alla gestione dei rischi ambientali, sociali ed economici.
Anche il lato dell’offerta si sta adeguando a questa forte sollecitazione che arriva dai propri clienti. Ma a quali principi si ispirano le case d’investimento, le compagnie assicurative, le banche nel loro percorso di sostenibilità? Vanno ognuna per conto proprio o condividono una piattaforma comune?
SOTTO IL SEGNO DELLE NAZIONI UNITE
Sono state le Nazioni Unite a stimolare negli anni un azione comune dei settori bancari, finanziari e assicurativi per migliorarne la sostenibilità. L’ONU ha varato la United Nations Environment Program Finance Initiative (UNEP FI). Si tratta di una partnership tra ONU e il mondo della finanza globale, che è stato così coinvolto a supporto dello sviluppo sostenibile.
E’ stato un gruppo di 20 investitori istituzionali a varare nel 2006 i Principles for Responsible Investment (PRI): dalle due decine di soggetti coinvolti si è raggiunta quota 3000 firmatari nel 2020. Segno evidente che la sensibilità per questi temi si è allargata a macchia d’olio. Vuoi per scelta delle aziende finanziarie, vuoi perché il mercato lo richiede.
Nel 2012 è stata la volta delle compagnie assicurative, che hanno sottoscritto i quattro Principles for Sustainable Insurance (PSI). Sono ormai circa 180 fra compagnie assicurative e istituzioni firmatarie di questo documento.
Infine nel 2019 è stata la volta dei Principles for Responsible Banking (PRB), carta delle linee guida del sistema bancario mondiale per la sostenibilità. Questi principi vogliono puntare a dare all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e all’Accordo per il Clima di Parigi il ruolo di faro, di punto di riferimento dell’attività del settore bancario a livello globale
SETTORI DIVERSI, PRINCIPI IN COMUNE
Non ti annoio con l’enunciazione dei singoli principi e delle loro caratteristiche. Ti consiglio di visionare il sito dell’UNEP FI se vuoi trovare materiale e analisi particolareggiate.
Preferisco evidenziare quali caratteristiche accomunano PRI,PSI e PRB. E l’importanza che rivestono per te in qualità di risparmiatore e/o di persona che ha intrapreso un percorso di sostenibilità.
La prima caratteristiche comune è il fatto che queste iniziative siano nate volontariamente da una sponda del mercato, dal lato dell’offerta. Quindi non vi è stata l’imposizione da parte di qualche legislatore, ma spontaneamente i player dell’industria finanziaria, assicurativa e bancaria hanno dato vita a questa serie di principi.
Sicuramente i principi non sono gli stessi nei tre diversi ambiti in cui sono stati ideati e scritti. Nello stesso tempo sono simili gli obiettivi che si pongono, che potremmo sintetizzare con l’adozione di una strategia e di un’operatività volte al perseguimento della sostenibilità.
Infine è necessario sottolineare che il gruppo dei firmatari non è un gruppo chiuso ma un club aperto a nuovi soggetti che vogliano aderire a tali principi. E che gli stessi principi spingono i sottoscrittori ad essere trasparenti sugli sforzi fatti e i risultati raggiunti nella loro adozione.
NON E’ SOLO UNA QUESTIONE DI PRINCIPI
Se arrivi a leggere questa conclusione dell’articolo è perché hai ritenuto interessante quanto ti ho appena descritto. O forse vuoi leggere la conclusione e capire come tutto questo discorso può essere utile per te.
Innanzitutto la conoscenza dell’esistenza e l’approfondimento dei principi stessi può servirti per avere un punto di riferimento, un termine di paragone in tema di sostenibilità.
Inoltre gli elenchi dei firmatari sono pubblici, e quindi anche tu puoi verificare se il tuo interlocutore finanziario, assicurativo e bancario vi ha già aderito: in caso di risposta affermativa puoi tirare un sospiro di sollievo, e anche controllare che applichi nel concreto i principi; in caso contrario perché non sollecitarlo a farlo? Tieni conto che, soprattutto in campo bancario, i principi sono stati emanati nel 2019 e quindi l’elenco delle banche è sicuramente ancora allungabile.
Consapevolezza, informazione, trasparenza: tutti elementi che ritengo necessari per una finanza responsabile e che, insieme a pillole tecniche come quella contenuta in quest’articolo, voglio aggiungere alla tua “cassetta degli attrezzi”. Se qualcosa non fosse chiaro, se vuoi approfondire qualche aspetto o se vuoi capire come applicare questi principi nella gestione delle tue finanze, puoi scrivermi a info@finanzaresponsabile.it: sarò felice di leggerti e di poterti aiutare.