Il bando AIPEC 2017 “Fare Sistema” è un’occasione importante e ne vedremo il perché. Prima vorrei fare una piccola premessa.
Come avrete letto nelle mie note biografiche, insieme ad altri imprenditori sono tra i soci fondatori di AIPEC.
Abbiamo già parlato dell’Economia di Comunione nell’articolo relativo ad una delle aziende pioniere di questo progetto, la “Bertola S.r.l.”.
Ho inoltre parlato già di AIPEC in occasione di due eventi: il 1° Convegno Nazionale dell’associazione tenutosi a Torino il novembre scorso ed un incontro di economia svoltosi ad ottobre.
Vi illustro brevemente cos’è AIPEC.
AIPEC e l’Economia di Comunione
La sigla AIPEC sta per Associazione italiana Imprenditori Per un’Economia di Comunione.
L’Economia di Comunione nasce da un’intuizione di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, ed è quel modello economico che pone al centro dell’azienda l’uomo come persona e la “cultura del dare”. La finalità è quella di riequilibrare la distribuzione della ricchezza attraverso una vera e propria “comunione”, vissuta nella libertà, tra aziende.
AIPEC è un’associazione che opera in Italia e all’estero ed è costituita principalmente da imprenditori, aziende, professionisti e commercianti. Tra i soci non mancano anche associazioni, cooperative e consorzi. Essi formano il gruppo dei soci ordinari, il cuore dell’associazione. Nello stesso tempo ogni persona, dallo studente al lavoratore dipendente, dalla casalinga al pensionato, al disoccupato, può associarsi ad AIPEC in qualità di socio aderente; l’importante è condividerne valori e mission.
Lo scopo di AIPEC rispecchia fondamentalmente quelli che sono i principi e gli obiettivi dell’Economia di Comunione: l’uomo al centro della realtà produttiva e la comunione di idee, capacità, esperienze, come elemento imprescindibile per la crescita dell’azienda e della società in cui questa è inserita. In sintesi: fare rete tra imprese e persone, per promuovere ed attuare l’Economia di Comunione .
Date e dati di AIPEC
L’avventura inizia con una prima assemblea “informale” nel marzo del 2012, presso il Polo Lionello Bonfanti di Incisa Val D’Arno (Firenze), in cui si comincia a pensare di dar vita ad una struttura associativa che possa realizzare questo nuovo modello economico. Seguono altri incontri che portano all’Assemblea Costituente del 23 settembre 2012. Il 24 novembre successivo si svolge sempre in quel di Incisa Val D’Arno (sede legale dell’associazione) la prima Assemblea dei Soci. All’epoca si contavano un centinaio di iscritti, quota ad oggi raddoppiata.
AIPEC conta uffici regionali dislocate sull’intero territorio nazionale con relativi referenti regionali.
Ai già citati soci aderenti e ordinari si affiancano i soci onorari dell’associazione; si tratta di persone ed istituzioni con ruoli rilevanti all’interno della società e particolarmente vicini ai valori promossi: esponenti del mondo accademico come il prof. Luigino Bruni, il prof.Piero Coda, il prof.Stefano Zamagni, la prof.Alessandra Smerilli, persone carismatiche, quali Ernesto Olivero, fondatore del Sermig , Maria Voce (Emmaus, succeduta a Chiara Lubich alla guida del Movimento dei Focolari) e Jesus Moran Cepedano (co-presidente del Movimento dei Focolari), e persone di spicco della società civile quali Carlo Petrini (fondatore ed anima di Slow Food), Gaetano Giunta (segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina) e Andrea Mura (noto sportivo ed imprenditore). Fra le istituzioni, l’E.di C. spa, l’Istituto Universitario Sophia e la Scuola di Economia Civile.
“Fare Sistema” by AIPEC
Qual é una concretizzazione dei principi di comunione? Come realmente il profitto diventa mezzo di miglioramento sociale e non l’unico scopo della società? Attraverso la condivisione, nella massima libertà, degli utili d’impresa. E’ grazie ad essa che AIPEC ha messo a disposizione, tramite il bando “Fare Sistema”, la somma di € 20mila.
AIPEC promuove e finanzia il programma “Fare Sistema Oltre l’Accoglienza” (FSOA); esso è nato come progetto volto ad aiutare minori immigrati non accompagnati, ed è diventato un programma rivolto a giovani e adulti, migranti e non in condizioni di vulnerabilità sociale.
Il bando è rivolto ad associazioni, fondazioni e cooperative sociali che si adoperano per combattere l’esclusione sociale, in Italia e all’estero, delle categorie più deboli attraverso formazione professionale e inserimento lavorativo.
I progetti sovvenzionabili possono essere di due tipi:
– progetti per attività di formazione professionale ed accompagnamento/inserimento/consolidamento lavorativo;
– progetti per avvio e consolidamento di attività produttive finalizzate alla creazione/consolidamento di opportunità d’impiego.
La somma erogata sarà, come anticipato, di € 20mila, cifra che potrà essere ripartita su due progetti (con un finanziamento di € 10mila ciascuno). Il contributo è a fondo perduto.
La domanda di adesione, completa della documentazione richiesta come requisito di ammissione al bando, può essere presentata fino alle h. 18:00 del 27 marzo 2018.
“Una goccia nel mare”: il mare comincia proprio da una goccia, una goccia a cui se ne aggiungono tante altre, per formare silenziosamente un oceano. Con piccoli passi e grandi idee si possono realizzare cambiamenti storici.