Attento al lupo!
Sesso, droga e rock’n’roll. Era uno degli slogan che meglio dipingeva una parte delle giovani generazioni negli anni ’60 e ’70. In cerca di trasgressione, pronte ad andare oltre le regole infrangendole, senza curarsi troppo delle conseguenze. In una sorta di carpe diem perenne. Tra questa gioventù c’era sicuramente Martin Scorsese, noto regista e produttore italo-americano, che ha intessuto diverse trame delle sue opere con un realismo che a volte sconfina nella crudezza e nella violenza.
E fra questi film rientra “The Wolf of Wall Street”, ispirato alla storia di Jordan Belfort, broker americano.
MONEY FOR NOTHING
La sua vicenda, interpretata da Leonardo Di Caprio, è una storia di successo. Particolarmente propenso alla vendita, ambizioso e in cerca di forti guadagni, aveva trovato un filone per arricchirsi. Lo ha fatto tramite il collocamento delle cosiddette “penny stocks”. Cosa sono? E soprattutto come ha fatto la Stratton Oakmont, la società di intermediazione finanziaria fondata da Belfort a fine degli anni ’80, ad arrivare a fatturare oltre un miliardo di dollari?
Belfort aveva capito, dopo il crack di Wall Street del 1987, che era più facile acquisire decine di clienti piccoli risparmiatori, meno esperti in campo finanziario. Mentre i grossi clienti con patrimonio elevato erano più preparati e più diffidenti nell’approcciare nuove forme d’investimento. Quindi percepì che poteva arricchirsi proponendo l’acquisto di azioni di piccole società semisconosciute. Questi titoli valevano pochi penny, su cui applicava alte commissioni. Il potenziale cliente veniva persuaso con la promessa di facili e veloci guadagni ed il cambiamento del tenore di vita. I prezzi così si gonfiavano grazie agli acquisti dei suoi clienti. Belfort vendeva le azioni delle stesse società, acquistate a titolo personale, con un forte guadagno quando raggiungevano i massimi. Purtroppo lui e i suoi agenti mentivano sulla qualità delle aziende proposte.
Tralascio il seguito della trama e ti dò così la possibilità di scoprirla vedendo il film. Io l’ho rivisto durante le ferie e questa storia mi ha portato a queste riflessioni.
CONSULENZA FINANZIARIA, PRECAUZIONI ED AVVERTENZE
In primo luogo c’è stata sicuramente una truffa a carico degli investitori e risparmiatori, che ha trovato terreno fertile nel loro atteggiamento in alcuni casi sprovveduto.
Quando conosci un nuovo intermediario finanziario, che sia una banca, un consulente, una piattaforma di trading o di negoziazione di criptovalute, devi sempre capire chi hai di fronte. Dove ha sede la società. Da quanto tempo opera. Com’è messa in termini di solidità patrimoniale. E poi sulla base di quali autorizzazioni è abilitata ad operare sul mercato italiano e a relazionarsi con te.
Quando poi ti vengono promessi risultati mirabolanti, con la possibilità di essere finanziariamente libero e magari di affrancarti dalla fatica quotidiana del lavoro, inizia a porti qualche domanda. Non devi smettere di sognare, non voglio svegliarti bruscamente dalla tua visione del futuro. Nello stesso tempo devi cercare di ricondurre le prospettive di rendimento ad elementi verificabili e razionali. Senza limitarti ai rendimenti passati, che non sono mai garanzia di rendimenti futuri.
Infine analizza con un supplemento di attenzione chi ti propone di entrare in un club esclusivo di investitori. Ci sono alcune forme di investimento a numero chiuso, dedicate solo ad un target preciso di clientela, principalmente per la scarsa disponibilità di offerta e il maggior rischio rispetto agli investimenti tradizionali. In questi casi dietro deve esserci una società, un intermediario conosciuto. E devi dedicare a questo tipo di investimento una percentuale minima del tuo patrimonio, che non superi il 10%.
Allora…attento al lupo! E se hai qualche dubbio su una proposta allettante che hai ricevuto ma che non ti convince, puoi scrivermi info@finanzaresponsabile.it.