In queste settimane anche tu, come me, probabilmente stai orientando la tua vita ai programmi per i prossimi mesi. E come noi, milioni di persone.
C’è chi riprende l’attività lavorativa, chi ricomincia gli studi, chi in autunno realizzerà i progetti rimasti in sospeso prima della pausa estiva.
Le vacanze ci hanno lasciato ricordi di luoghi, spiagge, città, panorami alpini. E nel cuore la felicità più autentica di quando si è riusciti a consolidare e costruire nuove relazioni. Anche con persone conosciute casualmente, con cui ci si è trovati subito in sintonia. E si è provata l’emozione di riuscire a parlare con naturalezza anche di aspetti più profondi e riservati di noi e della nostra vita.
Cosa serve per costruire in breve tempo rapporti di fiducia?
SINCERITÀ Q.B.
Non penso ci sia una ricetta magica. Ma, se dovessi fare un elenco degli ingredienti, metterei al primo posto la sincerità. Perché è ciò che sperimento quotidianamente nel mio lavoro, nel rapporto con le persone che si rivolgono a me.
È davvero importante che tu (come ogni persona che si rivolge a me per un consiglio) sia sincero con me.
Anche perché la sincerità è l’unico mezzo che ci consentirà di accedere alla tua vita in modo diverso: approfondito, chiaro e lucido.
Per capire non solo che cosa vuoi ma anche di che cosa hai bisogno davvero.
AL MEDICO DICI TUTTO?
Provo a farti un esempio per farti capire che cosa intendo dire: supponiamo che tu abbia dolore alla spalla da qualche mese.
All’inizio hai sperato semplicemente che passasse da solo. Dopo qualche settimana, hai deciso di prendere un antidolorifico, ma niente di fatto: il dolore alla spalla non è andato via.
Dopo due mesi, ormai stanco, hai deciso di contattare il miglior ortopedico della tua città.
Stai per andare all’incontro con lui.
Lo specialista ti accoglierà in un certo modo. Sicuramente seguirà una lista ben precisa nel porti alcune domande:
- Informazioni sulla tua spalla: è la prima volta che avverti quel dolore? È già successo in passato?
- Informazioni sulla tua condizione di salute fisica in generale: conduci una vita sedentaria? Pratichi uno sport? Quante ore al giorno dedichi al movimento?
- Informazioni sulla tua esperienza con altri medici: sei già stato da un ortopedico specializzato? Se sì, ti ha dato qualche cura specifica?
E AL CONSULENTE NASCONDI QUALCOSA?
La situazione appena descritta mi serve per farti capire due cose.
La prima è che un professionista ti pone delle domande non perché vuole ficcare il naso nella tua vita. Ma perché ha bisogno di conoscerti per aiutarti davvero
La seconda cosa che è importante che tu colga è che ogni domanda fatta – ma soprattutto ogni tua risposta! – aiuterà quello specialista a tracciare la strada giusta per te. Nel caso dell’ortopedico parliamo della cura (farmacologica o chirurgica) giusta. Nel caso di un consulente finanziario, come me, parliamo di pianificazione per obiettivi: l’unica risposta a ciò che ti serve davvero.
SE TI APRI, IL FUTURO SI SPALANCA
Ti ho fatto questo esempio per farti capire che collaborare con un professionista – di qualunque tipo esso sia – vuol dire aprirsi. Essere sinceri. Confidarsi, affidarsi e avere fiducia nelle sue competenze, nel suo metodo e nella sua esperienza.
Perché se non racconti al medico come stai, il medico non potrà prescriverti una cura specializzata.
Allo stesso modo, se non racconti a me chi sei, cosa vuoi, cosa sogni e cosa ti spaventa, non posso aiutarti a costruire la vita che meriti.
Una vita al riparo, un futuro sicuro (e non solo dal punto di vista finanziario) e felice.
Non credi sia il tempo di parlare a cuore aperto di ciò che ti serve?
Pensi di avermi detto tutto? Ma proprio tutto?
Ti ricordo che puoi rispondermi in qualsiasi momento scrivendo a mauro.ventura@finanzaresponsabile.it . Ti chiedo solo un piccolo esercizio, prima di decidere se rispondermi o no: pensa alla tua vita passata, focalizzati sul presente e immagina il futuro.
Una volta fatto questo, chiediti: Potrei dire qualcosa di nuovo o di diverso al mio consulente finanziario?
Io sono qui, ti aspetto!