E’ questione di tempo
Come ti ho detto, durante la pausa natalizia mi sono rilassato come mi auguro abbia fatto anche tu. Ho potuto così godermi alcuni film che avevo adocchiato da tempo. Fra questi mi ha colpito e fatto riflettere un film del 2011 del regista e sceneggiatore neozelandese Andrew Niccol : “IN TIME“
IL TEMPO E’ VITA
In un futuro distopico e indefinito, le persone invecchiano fino ai 25 anni di età. Superata questa soglia, ad ognuno rimangono ancora 12 mesi di vita: tutto il tempo in più è vera e propria moneta di scambio. Lo guadagnano lavorando, scambiandolo nelle transazioni commerciali, ricevendolo in dono. Will Salas, il protagonista della vicenda, interpretato da Justin Timberlake, nasce e vive in un quartiere povero, dove si lotta per ottenere anche solo poche ore di vita. Riesce ad accedere al quartiere ricco della città, la Time Zone, dove ricchezza fa rima con immortalità. E da moderno Robin Hood cerca di rovesciare l’ordine sociale con la complicità della giovane figlia di un ricco “banchiere del tempo”. Lascio a te la curiosità sull’evoluzione della trama: dopo averlo visto, ti invito a lasciare un commento o a scrivermi a mauro.ventura@finanzaresponsabile.it
IL TEMPO E’ DENARO
Come detto, in questo film l’elemento portante è che il tempo diventa moneta virtuale. Su di esso si basano le negoziazioni. Anche le prestazioni lavorative vengono pagate in ore e minuti. Quindi il tempo è denaro. E’ un modo di dire ricorrente anche nella realtà, soprattutto nel mondo del lavoro e degli affari. Che significato ha per te questa espressione? Se ci pensi, ogni tuo minuto ha un valore economico. Perché il tuo lavoro è frutto del tuo sforzo, delle tue competenze, della tua esperienza, della tua intelligenza. Ma ha bisogno di tempo per essere svolto. Prova a dividere il tuo guadagno mensile per le ore di lavoro che hai impiegato negli ultimi 30 giorni : e capirai quanto vale economicamente lo scorrere delle lancette del tuo orologio.
GESTIRE IL TEMPO
Bella la riflessione appena fatta? “Ma ci fosse un giorno uguale all’altro” potresti obiettare. Soprattutto in quest’epoca in cui gli imprevisti sono all’ordine del giorno. E gli impegni prendono una piega diversa dall’agenda prevista al mattino. Allora è vero che anche tu sei un ottimo imprenditore, un bravissimo professionista, un manager affermato, un lavoratore apprezzato nella misura in cui hai imparato a gestire il tuo tempo. E’ una competenza sempre più apprezzata nel mondo imprenditoriale e del lavoro. Come fare? Ti consiglio di leggere questo libro: a me ha cambiato il modo di organizzare le mie giornate.
L’ASCENSORE FUNZIONA?
Il film descrive molto bene la distinzione fra le opportunità delle persone ricche e la lotta quotidiana per la sopravvivenza delle classi sociali povere. E’ uno specchio di ciò che avviene nel mondo reale. E’ vero che, rispetto a 50/60 anni fa, i giovani hanno maggiori possibilità di essere formati adeguatamente per il mondo del lavoro. Nello stesso tempo sai anche tu che il divario fra ricchi e poveri del pianeta è sempre più marcato.
E’ sufficiente pensare a ciò che riporta il recente rapporto Oxfam: dall’inizio della pandemia, mentre le 10 persone più ricche del pianeta hanno più che raddoppiato i loro patrimoni, sono cadute in povertà 163 milioni di persone. Cosa si potrebbe fare secondo te per riequilibrare queste dinamiche? Rubare ai ricchi per dare ai poveri?
Senza arrivare a questo tipo di atteggiamento altrettanto iniquo, sono convinto che ricoprano un ruolo essenziale 2 attori: la scuola e il mondo delle imprese.
La prima perché può formare sempre più i giovani non alla competizione, non alla visione di Adam Smith dell’ “Homo homini lupus”, ma ad una cultura e una società basata sul rispetto, sulla fraternità, sull’inclusione. E preparare sempre più al mondo del lavoro. Le imprese possono essere un trampolino di lancio per la realizzazione dei giovani. Basandosi non solo su una gestione meritocratica delle persone, ma su uno stile collaborativo e partecipativo. Conosci anche tu diversi imprenditori (o forse sei uno di questi) che vivono la sostenibilità prima di tutto all’interno dell’azienda, nei rapporti con i propri soci, colleghi, collaboratori, dipendenti. Per me sono esempi viventi nella professione e nella vita. Se vuoi segnalarmi una storia imprenditoriale da raccontare su queste pagine, scrivimi
IL VALORE DEL TEMPO IN FINANZA
Sarà per le mie origini piemontesi che sin da piccolo ho capito che l’invecchiamento rende più pregiato un buon vino. E sarà che ho festeggiato da poco i 50 inverni che colgo ogni giorno di più il valore del tempo. Tempo che è un elemento essenziale nel campo degli investimenti.
Sai che l’approccio ai mercati finanziari parte dall’individuazione di quanto rischio vuoi assumerti per raggiungere un determinato rendimento. Rischio e rendimento che non sono concetti astratti, ma fortemente legati agli obiettivi di vita che ti sei preposto di realizzare con il tuo piano finanziario. Più tempo hai a disposizione, maggiore sarà la tua capacità di assorbire oscillazioni che il mercato può avere nel breve periodo. E minore il rischio che correrai di avere brutte sorprese di fronte all’esigenza di un disinvestimento anticipato rispetto al tuo piano iniziale.
Puoi pensare che un buon investitore sia quello che azzecca i momenti giusti per entrare e uscire dal mercato. In realtà la parola chiave dell’investimento è PAZIENZA.
Quindi costruire un buon piano finanziario non è banale. Richiede tempo (guarda un po’…), visione del futuro, competenza. Se vuoi intraprendere un percorso di pianificazione, sarò contento di incontrarti per aiutarti a muovere i primi passi. Contattami e incomincerai così a dare al tuo tempo il tuo giusto valore.