Cresce il comparto sostenibile: nuovi fondi e nuove regole
Come riporta Morningstar, nei primi 6 mesi di quest’anno sono stati lanciati 9 nuovi fondi sostenibili in Italia. Sembra dunque proseguire l’espansione del comparto SRI (Social Responsible Investment, Investimento Socialmente Responsabile) nell’offerta finanziaria italiana, secondo un trend che ormai da anni interessa di fatto tutti i principali mercati mondiali.
I nuovi fondi
I nuovi fondi sono di diversa natura, anche se gli azionari costituiscono la quota più ampia. Fra le diverse categorie rappresentate si spazia comunque dall’azionario Europa e Eurozone ai mercati emergenti, passando per il settore hi-tech. In due casi (BNP Paribas e Eurizon ESG), si è scelto di legare direttamente il tasso d’interesse della cedola alla performance di responsabilità sociale del fondo, in una logica di impact investing. Nella maggioranza dei casi si tratta di prodotti collocati da società di gestione estere.
Servono regole e definizioni
Come ho provato a illustrare in un post di qualche settimana fa, investire sostenibile significa molte cose differenti. L’aumento dell’offerta, poi, porta con sé la sempre più stringente necessità di definire i concetti di sostenibilità e responsabilità sociale in finanza, nonché di elaborare strategie comuni almeno a livello europeo. A questo secondo obiettivo sta cercando di rispondere ad esempio l’High-level Expert Group on Sustainable Finance, istituito dalla Commissione Europea alla fine del 2016.
Le informazioni non finanziarie
Anche la normativa nazionale sta però facendo significativi passi avanti. È stata infatti recepita la direttiva europea sul non-financial reporting, ossia la comunicazione all’autorità di vigilanza (in Italia, la Consob) di informazioni non strettamente finanziarie, legate ad esempio alle politiche ambientali, sociali e di sostenibilità economica delle aziende. I criteri (come pubblicare le dichiarazioni, come verificarle, quali responsabilità avranno i revisori…) sono in fase di definizione e la fase di consultazione terminerà il prossimo 22 settembre.
Tutti questi sono passi in avanti per una ricerca di parametri e caratteristiche trasparenti degli investimenti sostenibili, che possano renderli strumenti semplici ed accessibili ad un più vasto pubblico di investitori e risparmiatori.