Sotto l’albero di Natale,un Etf “benedetto”
L’impegno della Chiesa nell’ambito della sostenibilità ambientale si fa più concreto.
Che l’argomento stesse particolarmente a cuore a Papa Francesco lo si era capito da tempo, e l’enciclica “Laudato si'” è stata una conferma in tal senso. Oggi si cerca di tradurre in azioni questo intento . E quale modo migliore se non quello di mettere la finanza “buona” al servizio di tale obiettivo?
Lo strumento finanziario di riferimento sarà un ETF.
COS’E’ UN ETF
ETF è acronimo di Exchange Traded Fund e con esso si indica un particolare tipo di fondo d’investimento.
Gli ETF differiscono dai normali fondi comuni d’investimento per 2 fattori principali:
1) l’ETF viene negoziato in Borsa come un’azione: mentre sono solo poco più di un centinaio i fondi comuni quotati su Borsa Italiana, gli ETF hanno una negoziazione continua, e quindi il loro valore si modifica nel corso della giornata di contrattazioni;
2) gli ETF sono nati come strumenti a gestione passiva, con l’unico obiettivo di replicare gli indici a cui si riferiscono (Benchmark), a differenza dei fondi, in cui il gestore cerca di far meglio del mercato in cui investe. Il loro rendimento è pertanto legato alla quotazione dell’indice di riferimento. Con il variare dell’indice e della composizione del paniere di titoli che l’indice rappresenta, varia il portafoglio ed il rendimento dell’ETF. Ogni adeguamento è automatico, per lo più regolato da un algoritmo, con un intervento del gestore praticamente nullo. Questo aspetto fa sì che gli ETF presentino una commissione totale annua ridotta.
Come per i fondi comuni, il patrimonio degli ETF è autonomo e separato da quello dell’emittente: pertanto sono al riparo dal rischio di insolvenza delle società che li creano e gestiscono.
L’analogia con i fondi riguarda anche l’ampia diversificazione che un ETF consente: facendo riferimento ad paniere titoli piuttosto ampio, un ETF differenzia e riduce il rischio dell’investimento.
I dividendi e gli interessi che l’ETF incassa possono essere distribuiti agli investitori o accumulati nell’ETF stesso.
UN PROGETTO IMPORTANTE
La volontà della Chiesa italiana è quella di mettere in campo un ETF azionario ispirato all’enciclica “Laudato Si’” di Papa Francesco. Sarà un ETF “low carbon” che investirà in aziende quotate con bassa emissione di CO2. Tale strumento finanziario verrà messo a disposizione di investitori istituzionali e piccoli investitori.
Promotrice e sostenitrice del progetto è la CEI, che ha l’intenzione di dare attuazione all’enciclica papale del 24 maggio 2015. A rafforzare questo importante documento, si è aggiunto, nel dicembre 2015, Cop21: le nazioni partecipanti si sono posti la misura di 2°C come limite massimo di innalzamento della temperatura rispetto ai livelli pre-industriali.
I lavori preliminari per la costruzione dell’ETF sono stati avviati con due seminari. Vi hanno partecipato rappresentanti della CEI, della Santa Sede e di alcune grandi diocesi italiane (Milano, Bergamo, Brescia e Trento), oltre a rappresentanti dell’APSA , della Segreteria Economica Vaticana e a consulenti dello IOR. Lo scopo di tali incontri preventivi è stato quello di analizzare la documentazione sugli investimenti sostenibili già pubblicate dalle conferenze episcopali estere.
Successivamente è stato creato un gruppo di lavoro ristretto che, con l’ausilio di consulenti specializzati, si è messa subito al lavoro per arrivare alla realizzazione del documento sulla finanza sostenibile.
Per costituire l’ETF sembra siano stai contattati tre big player nel mondo degli ETF: iShares, State Street e Amundi. Proprio su uno di questi dovrebbe quindi ricadere la scelta finale.
Il lancio dell’ETF dovrebbe avvenire nei primi sei mesi del 2018.
Non ci resta che attendere gli eventi, certi che, con tale volontà e mezzi, i risultati non tarderanno ad arrivare.