Sette buone pratiche per la finanza “verde”
“Il mondo si è impegnato a creare un futuro migliore per persone e pianeta, ma non saremo in grado di raggiungere questa visione se il sistema finanziario globale non utilizzerà il suo capitale per alimentare la trasformazione”. A parlare è Erik Solheim, direttore esecutivo di UNEP, il programma ambientale delle Nazioni Unite.
La finanza deve mettersi in gioco, dunque. E ci sono segni importanti in questo senso: nonostante le risorse siano diminuite, per effetto di minori investimenti a livello europeo, gli strumenti di finanza “verde” sono aumentati creando progressi che vanno tutti nella direzione tracciata dal G20 di Hangzhou, nel settembre 2016, e sintetizzati nel G20 Green Finance Synthesis Report.
Questo documento ha identificato alcune opzioni volontarie, adottabili dai paesi aderenti, capaci di dare impulso al cammino verso una finanza davvero responsabile. Condivisione delle conoscenze sui legami fra finanza e ambiente, sostegno dei green bond e promozione della cooperazione transfrontaliera sono tre dei capisaldi che ispirano queste opzioni, ma ci sono anche buone pratiche prese come modelli da essere replicati.
Nel dettaglio, le azioni messe in luce sono sette, realizzate da altrettanti paesi. Sono idee capaci di generarne altre, esempi virtuosi da cui possono nascere nuove visioni.
Eccole:
- Germania: il lander dell’Assia ha detto che trasformerà la città di Francoforte in un polo internazionale per la finanza verde
- India: il Securities and Exchange Board of India (SEBI), autorità di controllo dei mercati (praticamente la CONSOB indiana), ha stabilito degli obblighi circa la comunicazione dell’emissione di green bond
- Francia: il Paese ha emesso lo scorso giugno un green bond sovrano (un’obbligazione emessa dallo Stato che punta alla sostenibilità dal punto di vista ambientale) per promuovere attivamente le best practice nel mercato
- Cina: il Consiglio di Stato ha creato cinque aree pilota per sperimentare nuovi strumenti finanziari sostenibili e solidali
- Brasile: a marzo, la Banca Centrale ha pubblicato le linee guida per la gstione integrata dei rischi, compreso quello ambientale
- Sudafrica: la Borsa di Johannesburg sta redigendo l’elenco delle regole per i green bond, in accordo con le migliori pratiche internazionali
- Stati Uniti: lo Stato della California ha pubblicato a gennaio il database che raccoglie i dati sugli investimenti ad alta emissione di anidride carbonica delle grandi compagnie di assicurazione