Qualita’ per la comunita’
La mia passione per la finanza sostenibile è diventata sempre più passione per chi è interessato a questi temi in qualità d’investitore e di cittadino. E per quegli imprenditori che pongono questi valori come fondamenta delle loro attività. E perseguono un profitto non fine a se stesso, ma strumento di miglioramento sociale e economico.
Sempre più nell’ambito del mio lavoro mi sto imbattendo in “imprenditori con un perché”. Persone motivate non solo da un solido progetto economico e aziendale, ma da valori profondi, collegati alla loro esperienza umana. E’ arricchente conoscerli da vicino, imparare dalla loro esperienza. Ancor di più poter mettere la mia professionalità al servizio dei loro progetti.
E’ un piacere farti conoscere le realtà di chi investe le proprie risorse per portare un beneficio che va oltre le mura della propria impresa. Perché tu possa, come me, rimanere contagiato dalle buone pratiche che quotidianamente mettono in atto.
Recentemente ho conosciuto la Clinica Dentale Cappellin s.r.l. – Società Benefit di Pinerolo, in provincia di Torino. Ecco di cosa ho parlato col Direttore della Clinica, il dr. Mario R. Cappellin.
Dr.Cappellin, ci può raccontare la storia della vostra realtà?
Il fondatore della Clinica è mio padre, il dr. Silvano Cappellin, che nel 1989 aprì il suo primo studio dentistico a Scalenghe, al piano terreno della propria abitazione. Nel 2000 lo studio fu trasferito in una nuova sede, di 180 mq, sempre a Scalenghe. Nel 2002 lo studio accoglieva anche l’attività mia e la collaborazione del dr. Fabio Soggia. Insieme abbiamo avuto una “vision digitale”. Iniziammo infatti a concepire e progettare una clinica dentale ad alto contenuto tecnologico, per arrivare ad una odontoiatria totalmente digitale. Nel 2006 aprimmo una seconda sede a Villafranca Piemonte, avvalendosi della collaborazione della dr.ssa Gloria Elia per l’Ortodonzia.
Nel settembre 2010 apre a Pinerolo la Clinica dentale Cappellin. Con spazi più ampi per accogliere un’attività in cui è importante la presenza di attrezzature tecnologiche. Fra il 2011 e il 2012 l’investimento nelle nuove tecnologie e l’introduzione di protocolli innovativi fanno nascere l’esigenza di attrezzare un laboratorio interno, per seguire ogni passaggio delle lavorazioni protesiche. I locali della clinica arrivano a superare i 400 mq di estensione.
Nel 2015 la Clinica si arricchisce di un nuovo socio, il dr. Matteo Morra, esperto in Parodontologia e Conservativa. Nel 2016, grazie alla fiducia dei nostri pazienti e all’impegno di tutto lo staff, la Clinica dentale Cappellin raddoppia. Ecco che aprono 7 nuovi studi operativi al quarto piano della sede attuale per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.
Siete Società Benefit: com’è nata questa scelta? Cosa comporta? Quali finalità per il bene comune avete inserito nel vostro Statuto?
La scelta di essere Società Benefit è stata una conseguenza logica della nostra storia e della nostra identità.
Quando nel 2010 i miei soci ed io fondammo la Clinica dentale Cappellin, eravamo consapevoli di iniziare un’avventura innovativa. Molti colleghi dubitavano della riuscita del nostro progetto. Per non parlare di trovare un istituto di credito che ci volesse accordare la sua fiducia.
La spinta ad andare avanti era la consapevolezza che, per innovare tecnologicamente e aggiornare costantemente la struttura, servisse mettere insieme le energie e competenze di più professionisti. Ognuno doveva essere specializzato e dedicato in modo esclusivo a una branca specifica dell’odontoiatria. Così avevamo maggiori chances di raggiungere il massimo livello di formazione e pratica quotidiana.
Avevamo scelto anche una forma sociale insolita per realtà come la nostra. Infatti costituimmo una società di capitali posseduta completamente dagli odontoiatri che ci lavoravano e senza investitori esterni.
Il nostro progetto era offrire servizi e prestazioni di eccellenza. Quelle che avremmo voluto per noi e per i nostri cari. Senza badare a spese nell’investimento su attrezzature, ricerca, sviluppo e soprattutto formazione professionale e umana dell’intero team. Con il tempo abbiamo cercato e selezionato collaboratori che condividessero questa visione e si dedicassero anima e corpo alla sua realizzazione.
E’ passato oltre un decennio. Abbiamo eseguito due ampliamenti che nel 2016 hanno portato al raddoppio della struttura. Attualmente contiamo 14 unità operative e oltre 50 operatori. Possiamo con orgoglio affermare di aver dimostrato che la nostra idea era vincente. E potremmo adagiarci sugli allori. Tuttavia la nostra spinta all’innovazione non ci permette di fermarci. Pertanto, dopo una riflessione durata circa un anno, abbiamo deciso di compiere il grande passo della trasformazione in Società Benefit.
Una Società Benefit è una società “for profit”. Con la differenza che il suo scopo ultimo non è il profitto a breve termine, fine a sé stesso. Persegue il benessere di chi ne fa parte e ne riceve i servizi, attraverso un motivante e soddisfacente impegno in una prospera attività economica. Il guadagno non è più il fine della società stessa, ma un mezzo per raggiungere i propri fini sociali.
Le Società Benefit sono state introdotte pochi anni fa nell’ordinamento giuridico. L’intento è quello di superare la contrapposizione fra società a fini di lucro (orientate al profitto) e associazioni onlus (finanziate solo con donazioni e beneficenza). Si cerca un equilibrio fra un’attività economica imprenditoriale e una positiva ricaduta sociale sui dipendenti, sugli utenti e sulla comunità in cui l’azienda è inserita.
Nei nostri primi 10 anni abbiamo dimostrato che questo è possibile. Con un’oculata e attenta gestione, che si proponga di creare valore per tutti, attraverso un’attività che produca servizi, cultura e benessere. E’ questo il nostro sogno per questo secondo decennio della nostra attività: dimostrare che si può raggiungere l’eccellenza in tutti questi campi contemporaneamente.
Abbiamo ponderato la nostra scelta con un anno di prova prima di variare lo statuto. Ora che questa scelta è stata attuata siamo entusiasti e l’intero team è estremamente motivato a essere nuovamente pionieri di questa affascinante avventura. Un modello che potrebbe cambiare il modo di intendere la sanità privata, soprattutto in ambito odontoiatrico. Il nostro esempio sta già suscitando l’interesse di altri colleghi. Dopo l’annuncio della nostra scelta, ci contattano per avere informazioni e intraprendere il percorso. La nostra comunicazione avviene anche grazie ai corsi di formazione gestionale in cui divulghiamo il nostro modello. I proventi di questi corsi sono destinati interamente all’attività sociale e culturale da noi promossa, per dimostrare in pratica quello che condividiamo.
Nel nostro Statuto abbiamo inserito le seguenti attività che hanno finalità per il bene comune:
1) Supporto al territorio mediante visite di prevenzione e cure (pro bono o a condizioni agevolate) in favore di soggetti svantaggiati, segnalati da attività caritative locali che ne certifichino lo stato di bisogno e di difficoltà sociale e/o economica, con particolare attenzione agli anziani e ai bambini;
2) Informazione ed educazione sanitaria attraverso campagne di prevenzione, seminari, incontri manifestazioni e laboratori, anche in collaborazione con altre associazioni di servizio o enti educativi.
3) Crescita professionale dei dipendenti e dei collaboratori, mediante programmi di formazione continua, non solo in ambito tecnico, ma soprattutto a livello personale e umano, con particolare attenzione alla creazione e distribuzione di valore per i pazienti e per l’intero team.
4) Promozione di un ambiente di lavoro positivo e sereno, in cui disciplina e severità siano armonizzate ed esclusivamente finalizzate all’attenzione per la persona, al fine di garantire sia l’eccellenza professionale nei confronti dei pazienti sia lo sviluppo integrale di dipendenti e collaboratori, nella conciliabilità di lavoro, passioni personali e affetti familiari. con particolare attenzione alla tutela della maternità e dei talenti artistici.
5) Attenzione all’ambiente, con la ricerca di soluzioni organizzative e tecnologiche per ridurre l’inquinamento e lo spreco di risorse.
Il vostro è un settore in continua evoluzione, e che subisce la concorrenza dei centri in franchising e del “turismo dentale” all’estero. Come fate a reggere le pressioni del mercato? Essere società benefit vi aiuta in qualche maniera?
Partiamo da una premessa: al mondo c’è sempre qualcuno che fa pagare di meno.
Vale per tutti i prodotti e i servizi. Ci sarà sempre chi, a scapito della qualità, cerca di conquistare i clienti con il prezzo più basso. Sicuramente ci sono ambiti dove chi compra ne è consapevole. Per esempio, quando si compra una maglietta a 3 euro si sa che non è un tessuto di qualità. Ma magari si pensa: “La metterò 1-2 volte, se si rovina pazienza, ne compro un’altra diversa…”
Ci sono però ambiti dove il rischio di una qualità inferiore può generare un danno rilevante. E la salute è uno di questi!
Tempo fa era venuto alla ribalta il caso di una catena low cost. Se ne era parlato perché proponeva lavori complessi e protesi ad un 1/4 del prezzo di mercato di un impianto di qualità. Chi si farebbe mettere una valvola cardiaca che costa il 75% in meno di un prodotto di qualità riconosciuta?
Oltre al prodotto utilizzato, un fattore di ancora maggiore importanza è il chirurgo. E’ come in un ristorante. Il pesce puoi comprarlo più o meno fresco e raffinato. Ma, a parità di materia prima, chi fa la differenza è il cuoco! Spesso i centri low cost stipulano con il personale medico con cui collaborano accordi che danneggiano la crescita professionale ed economica dei medici. Che spesso giovani in cerca di lavoro ed esperienza. O miei colleghi già in difficoltà economica.
In passato una azienda di attrezzature dentali ci ha offerto di finanziare interamente l’apertura di altre sedi della Clinica dentale Cappellin in giro per l’Italia. In cambio voleva avere il nostro modello di gestione “total quality”. Non mi ci è voluto molto a dare la risposta. Dove potrei trovare il tempo di seguire BENE altre sedi sparse dappertutto? Dal mio punto di vista, meglio fare una cosa bene. Farla crescere e sviluppare con solide radici. Preferisco continuare così piuttosto che disperdere le energie e non poter tenere sotto controllo ogni aspetto del servizio e della qualità offerta al paziente.
La qualità paga sempre, sia dal punto di vista del medico sia dal punto di vista del paziente. Anche perché nel campo della salute la reputazione è tutto. E si costruisce giorno per giorno, nella cura del dettaglio e certo non rincorrendo sconti e promozioni.
Si tratta di diffidare quando i prezzi sono visibilmente troppo bassi, soprattutto nell’ambito della propria salute.
Come detto prima, l’essere Società Benefit per noi è una conseguenza logica e una conferma di questa nostra scelta del lavoro di qualità. Ed è anche un investimento in una visione di medio-lungo termine che sicuramente ci premia e continuerà a farci crescere.
Come vedete il vostro futuro? E quello delle Società Benefit?
MI ricollego a quanto detto prima. Fin dalla fondazione abbiamo puntato su due aspetti Il primo è l’innovazione tecnologica, complice la passione informatica del dr. Fabio Soggia e mia. Il secondo è la ferma convinzione che l’azienda debba curarsi del benessere dell’intero team. E che questo avrà come conseguenza un’eccellenza di servizio e il successo anche economico.
Se in quasi tutti i settori del mercato le strategie low cost funzionano, in ambito sanitario lavorare sulla quantità invece che sulla qualità non premia.
Il problema è che nel nostro settore (e nei servizi alla persona in generale) i costi maggiori sono dati dalle risorse umane. E quindi, per tenere bassi i costi, occorre tenere bassi i salari e tutto ciò che concerne lo sviluppo e il benessere delle persone. Di conseguenza si genera un forte turnover di personale con basse competenze, che incide negativamente sul rapporto con l’utenza e sulla vita dei collaboratori. Negatività amplificata dal fatto che parliamo di un ambito intimo e fondamentale come quello della cura e della salute.
Già diverse catene low cost sono fallite o hanno dimostrato che il modello non funziona nel medio-lungo periodo. Al contrario, un modello basato sulla qualità, soprattutto del rapporto umano, in ambito sanitario avrà sempre un target disposto a sostenerne le spese. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non è un target necessariamente con una grande disponibilità economica.
Ci sono infatti molte persone che tengono alla propria salute e apprezzano di ricevere un servizio che punta a metterle a proprio agio. Persone che vogliono vivere la migliore esperienza possibile. In un ambiente come quello delle cure dentali a cui ci si avvicina sempre con un certo timore e magari addirittura con esperienze passate negative.
Inoltre ci sono persone, collaboratori che danno il massimo se coinvolti in un progetto come il nostro.
Il futuro è nelle mani delle Società Benefit. Sta ad ognuna rimanere fedele ai propri valori e realizzare con coerenza e pazienza la vision da cui hanno iniziato il loro percorso.