Le radici di una Società Benefit
La maggior parte delle aziende italiane nasce come realtà di piccola-media impresa familiare. E i valori della famiglia ne costituiscono il DNA. E’ anche per questo che buona parte delle Società Benefit che incontro nell’ambito del mio lavoro ha le proprie radici nelle storie di aziende familiari. Vuoi perché sono più facilitate nell’approvare all’unanimità la scelta di modifica dello Statuto con l’inclusione di uno o più attività generatrici di benefici per la comunità. Vuoi perché, nell’ambito di famiglie in cui regna un clima di serena armonia, erano già Società Benefit ante litteram. E quindi il passaggio è stato più che naturale.
Ho avuto modo e piacere di conoscere l’Ambro-Sol, una realtà d’impresa familiare di medie dimensioni, con sede a Cigole, in provincia di Brescia. Dal 2021 è la prima azienda al mondo nel settore degli spray e aerosol ad essere diventata società benefit.
E’ stato piacevole conversare con Daniele Ambrosini, CEO dell’azienda.
Dott.Ambrosini, può raccontarci qualcosa in più circa la storia e l’identità attuale della vostra azienda?
La nostra azienda, specializzata nella produzione e riempimento di prodotti chimici e aerosol, ha le sue origini in una storica azienda del settore, la Gnocchi Eco Spray, nata negli anni ’60. La mia famiglia ha rilevato la proprietà nel 1990. E nel 2009 è nata Ambro-Sol, con l’obiettivo di gestire il mercato internazionale. Le due società si sono fuse nel novembre 2016.
La gamma di prodotti si è ampliata parallelamente alla crescita della società e delle strutture produttive. Si è partiti con la prima produzione di lacca per capelli. L’intraprendenza del sig.Gnocchi vide il suo esordio all’interno di un garage. Si è arrivati negli ultimi 15 anni alla produzione di tutti i prodotti tecnici e vernici spray all’interno di un nuovo stabilimento, fra i più avanzati in Europa. A cui si sono via via affiancate le filiali europee in Polonia, Spagna e Francia e la filiale USA in North Carolina. La pandemia Covid-19 ha fatto sì che si avviasse la produzione di disinfettanti e igienizzanti in aerosol.
Negli ultimi 6 esercizi il fatturato è raddoppiato da 7 a 14 milioni di €. E, a livello di bilancio consolidato, abbiamo raggiunto i 20 milioni . Possiamo contare sulla collaborazione di 45 dipendenti nel nostro stabilimento italiano.
Vogliamo essere sempre più un’azienda al servizio dei clienti. Che sia clientela business, in particolare aziende di produzione, o privati appassionati del fai-da-te. Quest’ultima fascia di clientela per noi è interessante anche nell’ottica di una cultura del riciclo, del reimpiego dello scarto di lavorazione.
Abbiamo investito e continuiamo a dirottare risorse importanti sulla ricerca e sviluppo. Per essere leader nell’innovazione eco-sostenibile e poter dire la nostra nel mercato dei prodotti di alta qualità.
Siete Società Benefit: com’è nata questa scelta? Cosa comporta?
Era già da un po’ che “giravamo” attorno all’idea di trasformarci in società benefit.
Come società a conduzione familiare abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per scelte etico-sostenibili. L’input definitivo è scaturito dalla nascita di mio figlio, per il suo futuro. Da un lato perché così possiamo essere, nel nostro piccolo, artefici di un mondo che le generazioni future possano abitare. Dall’altro lato, se lui vorrà proseguire questa attività, avrà anche in eredità i nostri valori. E la scelta di essere Società Benefit ci sembra anche un vincolo positivo, a cui chi verrà dopo di noi dovrà attenersi.
Cosa comporta? Essere Società Benefit vuol dire prendere decisioni, anche quotidianamente, nell’ottica di generare impatto positivo, oppure dare precedenza a decisioni e scelte che generano un impatto maggiore rispetto ad altre.
Il vostro è un settore in cui è necessario un continuo aggiornamento e sviluppo, e che subisce la concorrenza di competitors internazionali: come fate a reggere le pressioni del mercato? Essere Società Benefit vi aiuta in qualche maniera?
Il nostro settore, in termini di sostenibilità, è partito con un handicap. Infatti alla fine del secolo scorso scontava la macchia reputazionale legata al problema del buco dell’ozono. Quindi, per reggere la concorrenza, è stato indispensabile puntare molto sull’innovazione di prodotto in termini di impatto ambientale. Un risultato è stato arrivare a produrre bombolette spray CFC free, ossia che non utilizzano gas dannosi per l’atmosfera. E ci siamo posti come obiettivo di arrivare alla carbon neutrality entro il 2030. Per capire se essere Società Benefit è un supporto, occorre che ci facciamo un’altra domanda. Essere sostenibili è un costo o un risparmio? Secondo me è un costo/investimento nel breve termine, ma un risparmio enorme nel medio-lungo termine, assolutamente! Di conseguenza essere benefit nel nostro settore non porta un vantaggio competitivo immediato, ma porterà un vantaggio enorme nel medio-lungo periodo.
Come vedete il vostro futuro? E quello delle Società Benefit?
La nostra aspirazione è quella di arrivare ad una sintesi importante e ambiziosa: da un alto diventare un punto di riferimento culturale di eccellenza nel settore dell’aerosol a livello globale e allo stesso tempo favorire le relazioni con i partner locali nel totale rispetto delle persone e dell’ambiente.
Per quanto riguarda le Società Benefit, penso che il “business model benefit”,se così possiamo definirlo, sia una delle vie percorribili per un futuro più sostenibile. Magari non sarà l’unica via, ma per il momento è la via più solida e vincolante che ci sia. Che impegna l’azienda a livello statutario e con obblighi di rendicontazione ben precisi. Pertanto ritengo che le aziende realmente intenzionate ad una trasformazione verso la sostenibilità adotteranno sempre più questa forma societaria, coerentemente con le loro intenzioni.