“A, B, C, le prime lettere sono così”. Suonava in questo modo un motivetto di un giocattolo con cui i miei 3 figli hanno imparato a memorizzare l’alfabeto e i primi numeri. Ora, quali lettere dovremmo indicare se volessimo introdurci all’alfabeto della sostenibilità? ESG.
La sigla ESG sta per Environmental, Social, Governance. Ossia ambiente, aspetti sociali e modelli di gestione aziendale (governance). L’analisi ESG è spesso definita anche “analisi extra-finanziaria” . E’ perciò l’insieme di verifiche che valutano l’impatto ambientale e sociale di un’impresa. E soprattuto esamina come l’azienda viene governata e come arriva ad adottare determinati comportamenti. Quest’analisi viene svolta quando ci si trova a dover selezionare i titoli che possono essere definiti “sostenibili” fra quelli offerti dal mercato.
In generale l’indagine è svolta da società specializzate e indipendenti. Essa si basa su dati provenienti da fonti diverse.
Innanzitutto i documenti ufficiali dell’impresa: bilanci civilistico-fiscali , bilanci sociali e rapporti di sostenibilità .
Si analizzano poi le informazioni che arrivano da organizzazioni esterne all’azienda, coinvolte nella sua cerchia di interesse: ad esempio le associazioni dei consumatori, le ONG, le istituzioni, le associazioni sindacali. Nel linguaggio di settore, queste organizzazioni vengono spesso definite stakeholder, “portatori di interesse”.
Possono essere organizzate anche verifiche ad hoc, mirate ad approfondire aspetti specifici legati alla responsabilità sociale e ambientale dell’impresa.
E soprattutto è importante la conoscenza diretta delle imprese esaminate e della loro filiera diretta da parte degli analisti .
L’analisi ESG può essere fatta anche sugli Stati che emettono titoli per finanziare il proprio debito pubblico. In questo caso si valuta la responsabilità a livello nazionale, e si identificano i titoli di stato che rispettano precisi criteri di sostenibilità.
Pertanto, d’ora in poi, possiamo affrontare il tema della sostenibilità e dell’investimento responsabile con la consapevolezza di dover badare a tre fattori fondamentali: ESG.