I francesi sanno poco (o niente) di finanza responsabile
Il 66% degli investitori privati francesi non sa nulla di finanza responsabile. Anzi, non ne ha mai neppure sentito parlare. È quanto emerge dall’ultima ricerca condotta da Ipsos Mori per conto del FIR, il Forum francese per la Finanza Sostenibile. Solo il 3% degli investitori d’oltralpe dichiara di aver ricevuto offerte di prodotti SRI (Social Responsible Investment), presumibilmente lo stesso 3% che poi le ha scelte.
Continua dunque a persistere una scarsa consapevolezza nei confronti del lato etico della finanza, anche di fronte a una situazione come quella francese in cui la politica – ad esempio le prese di posizione di Emmanuel Macron – e le normative favorirebbero lo sviluppo di questo settore in modo decisamente più forte rispetto a quanto avviene, ad esempio, da noi in Italia.
Responsabili sì, ma non praticanti
Analizzando i dati un po’ più in profondita emerge che la propensione degli investitori francesi per le tematiche legate alla sostenibilità è più che buona: circa il 50% degli intervistati ha dichiarato di considerare gli aspetti etici legati alle proprie scelte finanziarie. Addirittura il 72% vorrebbe rendere obbligatoria l’integrazione di parametri SRI all’interno dei propri fondi. All’atto pratico, però, le cose cambiano. I fondi pensione francesi, ad esempio, sono impiegati per più del 30% in asset “responsabili”, ma solo l’8% dei francesi investe oggi in fondi sostenibili.
Una voragine fra domanda e offerta
Nel mercato francese sembra dunque esserci un grande divario fra domanda e offerta. Le istituzioni finanziarie non propongono soluzioni SRI ai propri clienti, che invece sarebbero ben contenti di riceverle e sottoscriverle. Anzi, 4 francesi su 10 aumenterebbero la fiducia nel proprio gestore se questo consigliasse loro fondi socialmente o ambientalmente responsabili.
Il presidente Macron ha più volte dichiarato di voler rendere obbligatoria l’integrazione di fondi SRI nell’offerta di banche e assicurazioni. C’è da sperare che una misura come questa, se attuata, contribuisca a migliorare la spinta commerciale, colmando il gap fra chi offre e chi cerca.