La Cina bocciata in sostenibilità: lo dice Morningstar
Stando alle valutazioni dell’ultimo Morningstar Sustainability Atlas, le azioni quotate a Shanghai si collocano fra le ultime posizioni al mondo dal punto di vista dell’attenzione a questioni sociali, ambientali e di governance, ossia dei parametri ESG.
Forse non è sorprendente, ma la repentina crescita economica e l’espansione demografica non hanno favorito uno sviluppo responsabile, ponendo le aziende cinesi fra le ultime in classifica in tema di misure antinquinamento. Si sa del resto che la velocità non è sempre amica della sostenibilità.
Anche dal punto di vista sociale la Cina non supera l’esame: gli standard di sicurezza e tutela del lavoro non raggiungono la soglia minima e sono inferiori alla media dei paesi emergenti (Brasile, Russia, India e Cina). Anche le morti sul lavoro sono più frequenti, e non sono rari i tentativi di suicidio riconducibili alle pesanti condizioni di lavoro, fisiche e psicologiche.
Parlando di governance, poi, una scarsa attitudine alla trasparenza finanziaria rende i fattori di rischio piuttosto difficili da decifrare per chi investe; a ciò si aggiunge il fatto che buona parte delle grandi industrie è partecipata dallo Stato, con conflitti d’interesse e incongruenze strategiche che colpiscono direttamente gli azionisti.
Per gli investitori socialmente responsabili si profila perciò uno scenario difficilmente percorribile, nonostante – in maniera apparentemente contraddittoria – siano molte e molto grandi le imprese cinesi attive in settori che hanno a che fare con la sostenibilità. Hanno sede in Cina, ad esempio, alcune delle principali aziende attive nel settore delle energie rinnovabili; è cinese il più grande produttore di pannelli fotovoltaici; in più la Cina è oggi il primo paese al mondo per potenza eolica installata.
Ma finché l’aspetto commerciale ed economico sarà disgiunto da quello sociale e ambientale questa contraddizione continuerà a sussistere, e la Cina non potrà affacciarsi con tutto il suo enorme potenziale anche sui mercati della finanza sostenibile.