IA e network reale
Nel mondo del business che cambia rapidamente, il networking non è più solo una stretta di mano a un evento o un collegamento su LinkedIn.
Oggi le relazioni professionali si costruiscono in una dimensione ibrida, dove intelligenza artificiale e capacità umane convivono, si potenziano e – se usate con consapevolezza – creano un vantaggio competitivo reale per professionisti e PMI.
Gli strumenti digitali stanno trasformando il modo in cui intercettiamo nuove opportunità, mappiamo i contatti e coltiviamo relazioni di valore.
I social professionali, come Linkedin, restano il primo punto d’ingresso, ma l’AI sta ampliando il raggio d’azione attraverso piattaforme intelligenti, sistemi di raccomandazione, chatbot evoluti e piattaforme che automatizzano le prime interazioni, permettendo di dedicare più tempo ai contatti davvero strategici.
COME LE RELAZIONI CAMBIANO NELL’ERA TECH
Il networking oggi è sempre meno casuale: è una costruzione intenzionale, supportata da dati e algoritmi che analizzano affinità, settori di interesse, punti di contatto e opportunità latenti. Le community virtuali, gli eventi digitali con matching automatico e le collaborazioni internazionali non sono più eccezioni: sono parte integrante del lavoro quotidiano di chi vuole crescere e innovare.
Eppure, la tecnologia non basta. La capacità umana di ascoltare, distinguere il valore reale, costruire fiducia e restituire reciprocità è ciò che fa la differenza. L’AI ottimizza i tempi, ma siamo noi a dare senso e profondità alle connessioni.
Nel 2025, fare networking significa anche gestire con cura la propria identità digitale: una presenza coerente, autorevole, aggiornata. Significa investire in formazione continua, nelle soft skill relazionali e nella comprensione delle tecnologie che mediano il nostro modo di entrare in relazione. Per le PMI italiane, la sfida è ancora più rilevante: saper costruire filiere flessibili, partnership mirate e legami con università, startup, enti locali e stakeholder globali.
Il valore, oggi, non è nella quantità di contatti, ma nella qualità delle connessioni: quelle che generano collaborazione, nuovi progetti e crescita condivisa.
DIFFICOLTÀ PRINCIPALI, COME AFFRONTARLE
Chi cerca di allargare la propria rete tramite gli strumenti tecnologici, può trovarsi ad occupare troppo tempo per i contatti online. E a non riuscire a stabilire legami reali.
Se sei in questa situazione, ecco una semplice soluzione: crea una mappa della tua rete, identifica le connessioni chiave e stabilisci rituali di follow-up periodici (mensili o trimestrali). L’AI può aiutarti, ma la costanza è umana.
Un’altra difficoltà può essere quella di distinguere le opportunità utili dal rumore di fondo.
Cosa vuol dire? Viviamo in un’epoca carica di informazioni. E i social forniscono l’opportunità a chiunque di poter esprimere la propria opinione e di divulgare news. Questo crea d’altro lato quel rumore di fondo dal punto di vista comunicativo, che rende difficile distinguere notizie vere da fake news. E, fra i contatti che condividono informazioni fondate, valutare quelli più utili per la nostra attività.
In questo contesto, distinguere le voci importanti non è semplice.
Anche qui ti fornisco una semplice soluzione: utilizza piattaforme intelligenti che classificano i contatti in base agli interessi, ai progetti e alla probabilità di collaborazione. Poi valuta con il tuo intuito professionale.
Infine, avere un’identità sui social e gestirla coerentemente con la propria realtà non è così semplice.
Hai dubbi che i tuoi profili online siano poco curati? O, peggio ancora, che ci sia una distanza da quello che sei e fai nella realtà?
La soluzione è aggiornare regolarmente il profilo LinkedIn, curare la tua presenza online e condividere contenuti di valore. Coerenza e autorevolezza digitale costruiscono fiducia anche prima della prima call.
E tu? Come sta cambiando il tuo modo di fare networking?
Fammelo sapere alla mail mauro.ventura@finanzaresponsabile.it
Ti aspetto!








